E’ inutile nasconderci dietro un dito, i 10.047 nuovi contagi e gli altri 83 decessi registrati ieri, non sono certo numeri che fanno stare tranquilli. Nessun allarme ma, complici le terapie intensive che continuano a crescere, per forza di cose urge in qualche modo intervenire per contenere questa recrudescenza di contagi provenienti dai vicini paesi Ue.
Da parte loro, governo e Cts, sembrerebbero aver trovato la quadra attraverso il ricorso al – discutibilissimo – ‘Super green pass’ che, qualora passasse, non mancherà di fomentare ulteriormente la protesta dei ‘No green pass’ e ‘no Vax’.
Ma come dicevamo, in questo momento il governo sembra non avere nel cassetto altre soluzioni, e proprio in questi minuti (in vista del Cdm fissato per le 15.30), a palazzo Chigi il premier Draghi sta presenziando un’apposita Cabina di regia con le forze di maggioranza.
Dunque, la ‘nuova strategia’ allo studio, è incentrata su una sorta di ‘stretta’ a danno dei ‘no Vax’, come ha lasciato intendere ieri il sottosegretario alla Salute, Sileri, il quale ha parlato di ”Una rimodulazione del Green pass come durata e come tipo” di certificato è verosimile. Sicuramente non viene toccato il lavoro”.
Premessa quindi la possibilità di potersi recarsi al lavoro, o sbrigare eventuali situazioni di necessità, qui continuerà ad avere valore il tampone negativo. Diversamente, la stretta potrebbe invece riguardare l’accesso a bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri e musei. Che poi tutto ciò, dovrà essere indicato se attuarlo solo in zona arancione, o già dalla gialla. E qui entrano in ballo le regioni e le province autonome, i cui amministratori faranno sentire la loro voce.
Non a caso ieri, intervenendo a ‘Porta a porta’, la ministra delle Regioni, Maria Stella Gelmini , ha rivelato che “Il confronto con le Regioni mi ha molto colpito. A differenza di altre volte, nelle quali magari sono emerse sensibilità differenti sul tema della pandemia, questa volta mi ha sorpreso il fatto che sostanzialmente tutti i governatori, con pochissime eccezioni, hanno avuto una posizione molto netta e condivisa nel chiedere al governo il cosiddetto super Green pass”.
Altro tema ‘caldo’, come dicevano, i tamponi, sempre ‘validi’ per viaggiare in aereo o in treno, ma a a fronte di una validità sicuramente più limitata. Nelle intenzioni dei tecnici c’è infatti l’idea di portare da 72 a 48 ore la validità del molecolare, e da 48 a 24 dell’antigenico.
Infine, altro argomento non da poco, è il Green pass per gli under 12, nel momento in cui – forse a fine mese – arriverà l’ok da parte dell’Ema. Anche qui la situazione è abbastanza complicata in quanto la Lega, ha già anticipato la sua ferma opposizione a tale misura. Tanto è che si sta pensando anche all’eventualità di ‘ampliare’ le fasce d’età interne al cosiddetto passaporto vaccinale.
Max