Una ‘protesta’ attentamente articolata, iniziata lo scorso week-end, per tonare anche in questo. Ma andiamo per ordine.
Lo scorso sabato alle 18 in punto nella Capitale (ma non solo), è andato in scena il Flash Mob Musica Libera.
L’invito ad aderire all’iniziativa recitava infatti: “A tutti i Musicisti ovunque siate, in strada, in una piazza, in un cortile, a casa, alle 18,00 in punto per almeno 10 minuti SUONIAMOGLIELE! Per protestare che vengono consentite manifestazioni con assembramenti e senza rispettare le regole mentre noi musicisti non possiamo ancora fare concerti. Ci state impedendo di fare concerti, ma non potete impedirci di suonare e oggi VE LE SUONIAMO! Ovunque in Italia”.
Un appello al quale hanno aderito migliaia di musicisti, ciascuno con il suo strumento. Nello specifico, a Roma anche Patrizia pangrazi (nella foto in basso), primo violino dell’orchestra filarmonica di Roma e Armandino Bosco celebre cantante che incise per primo la ‘Società dei Magnaccioni’, ripresa dal duetto Gabriella Ferri e Luisa De Santis
Ed arriviamo ad ‘oggi’ o meglio, a domenica 21, quando avrà luogo la prestigiosa ed annuale Festa della Musica.
Per l’occasione si è così pensato di ‘bissare’ la protesta, come rinnova il ‘manifesto’ ufficiale:
“Appello ai Musicisti: in questi giorni abbiamo visto manifestazioni in cui non si sono rispettare le norme, assembramenti e tanta gente senza mascherine, Non si discute la libertà di manifestare che è sancita dalla nostra Costituzione, ma non sono state rispettate le regole, senza rispettare chi ha lavorato duramente per uscire dall’emergenza, e senza rispettare chi non può lavorare come i lavoratori dello spettacolo per via del divieto di assembramenti. è inaccettabile che una manifestazione politica può fare assembramenti, mentre la musica no, così la legge NON è uguale per tutti. Inoltre qualche giorno fa l’amministrazione comunale di Monselice (Padova) ha emanato un’ordinanza che vieta di suonare dal venerdì alla domenica persino in casa propria. Si vogliono ridurre i musicisti al silenzio? Eh NO. ORA BASTA. Sempre alle ore 18,00 OVUNQUE SIAMO (in strada, in una piazza, in un parco, a casa) SUONIAMO PER PROTESTARE . Facciamolo anche a volume sostenuto perché alle 18,00 di una domenica non arrecheremo disagio a nessuno.
Chiediamo:
1) LIBERTA’ di SUONARE
2) Che tutti i Comuni organizzino spazi adibiti ai concerti all’aperto rispettando le norme d sicurezza dando la possibilità ai Musicisti di poter tornare a lavorare questa estate.
L’appello è rivolto a tutti i Musicisti, di qualsiasi genere musicale e a tutte le Associazioni di categoria. Organizziamoci!
Max
Le foto sono fornite gratuitamente ad Italia Sera da Alessandro Lisci, freelance