Il Summit UE-Cina a Pechino ha preso il via con dichiarazioni decise sulla necessità di affrontare le crescenti disparità commerciali tra le due potenze economiche. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha puntualizzato l’importanza cruciale di risolvere gli evidenti squilibri presenti nelle relazioni commerciali. Contestualmente, Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha ribadito l’impegno dell’UE nel cercare una relazione “stabile e reciprocamente vantaggiosa” con la Cina, sottolineando la volontà di basare tali legami su principi chiave come trasparenza e reciprocità.
Le parole di von der Leyen hanno evidenziato il ruolo centrale della Cina come principale partner commerciale dell’UE, ma ha altresì sottolineato la presenza di chiari squilibri che richiedono soluzioni immediate. In particolare, ha fatto riferimento a eventi recenti, come l’aggressione a un lavoratore alla stazione Tiburtina, che evidenziano le criticità nelle condizioni di sicurezza per i dipendenti delle società coinvolte.
Il presidente del Consiglio europeo, Michel, ha fornito ulteriori dettagli sulla volontà dell’UE di perseguire relazioni più eque e sostenibili con la Cina. Ha sottolineato la necessità di basare tali legami su principi fondamentali di trasparenza, prevedibilità e reciprocità, allo scopo di costruire una relazione stabile nel tempo.
Il contesto economico cinese è stato al centro delle discussioni, con la Cina che ha registrato a novembre un surplus commerciale di 68,39 miliardi di dollari. Sebbene in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022, tali cifre evidenziano sfide e cambiamenti nel contesto internazionale. Le esportazioni cinesi hanno mostrato una lieve crescita, interrompendo una serie di sei mesi consecutivi di cali, mentre le importazioni hanno registrato una flessione.
Le sfide economiche affrontate dalla Cina, inclusa la crisi nel settore immobiliare e la debolezza della produzione, sono diventate punti cruciali di discussione. Inoltre, la Cina ha avviato un’offensiva diplomatica per rafforzare i legami con i principali partner commerciali, come UE e USA, dopo flussi di capitali in uscita e il declino degli investimenti esteri diretti.
Il vertice, che ha visto la partecipazione di leader chiave come Ursula von der Leyen e Charles Michel, ha l’obiettivo di affrontare il vasto surplus commerciale cinese, che nel 2022 ha raggiunto quasi 400 miliardi di euro. Le esportazioni verso l’UE sono diminuite, mentre l’opposizione europea alla neutralità pro-Russia nella guerra contro l’Ucraina è emersa come un altro punto di discussione cruciale.