La relazione sullo stato di diritto “si basa su una varietà di fonti” ed “è il risultato di molteplici scambi anche a livello politico con i Paesi membri” e di “una stretta collaborazione con le autorità nazionali”: è quello che emerge, da fonti Ue a seguito delle ultime vicende riguardanti la Meloni e Ursula von der Leyen.
Secondo il “consueto iter”, tutti i Ventisette, Italia compresa, sono chiamati a cooperare. Lo riferiscono fonti Ue all’indomani della lettera inviata dalla premier Giorgia Meloni alla presidente Ursula von der Leyen. Prima dell’adozione, viene detto, “alle autorità nazionali è stata data l’opportunità di dare aggiornamenti fattuali”. In via ufficiale la Commissione Ue non conferma ancora la ricezione della missiva.
Aggiornamento ore 7.40
“Le chiacchiere stanno a zero. Serve una nuova legge che cancelli quella di Renzi del 2015 e che rispetti i principi imposti dall’Unione Europea. Dopo l’estate ci si sieda al tavolo e si ragioni seriamente su questo. È l’obiettivo degli Stati Generali ed è quella la migliore risposta che l’Italia, e non Giorgia Meloni, può dare all’Europa e soprattutto ai suoi cittadini”. Così sui suoi canali social la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia.
aggiornamento ore 10.56
“Giorgia Meloni – sottolinea Floridia – si rivolge all’Europa per parlare di libertà di informazione e di Rai con lo sguardo rivolto perennemente al passato. Meloni sa benissimo che proprio in queste ore è in cantiere l’accordo tra i partiti della sua maggioranza per spartirsi le nuove nomine. Così come le fa gioco banalizzare i tanti episodi che hanno visto lei e il suo partito non solo favoriti dall’informazione del servizio pubblico, ma anche autori di veri e propri attacchi – argomenta ancora la presidente della Vigilanza – nei confronti di alcuni giornalisti attraverso querele mosse dai suoi ministri e dal suo partito”.
Aggiornamento ora 13.39