“Il problema non è tanto l’entità del rimborso mancato, il punto è che alla fine non si sa più chi è il candidato. Di Maio dice ’questo non è dei nostri, non lo candidiamo’. Parlo di Dessì, di Cecconi o Martelli. Hanno combinato dei pasticci ma restano in lista. Un cittadino che vuole votare 5Stelle non è che si può fidare di un tweet, e se un cittadino vota 5Stelle contribuisce a eleggere un truffatore o uno scroccone, come li chiamano loro. Di Maio si tolga il dente e dica tutti insieme i nomi di quelli cha hanno truffato, altrimenti danno l’idea di considerare gli italiani un popolo di rincoglioniti. Dica la verità, ma senza farci la morale. Perché i moralizzatori senza morale non funzionano”. Intervenendo stamane su Rtl 102.5, Matteo Renzi ha duramente commentato la vicenda relativa al mancato versamento dei rimborsi dei parlamentari 5Stelle. Secondo il segretario del Pd si tratta di una “truffa acclarata messa in atto da moralizzatori senza morale” che, aggiunge ancora l’ex premier, “hanno pontificato sui comportamenti altrui che adesso restano in lista e, al contrario di quello che dice Luigi Di Maio, non potranno essere allontanati. Quindi, gli elettori se li ritroveranno sulla scheda il 4 marzo alle elezioni politiche. Il dente se lo deve togliere Di Maio, perché la vicenda in sé non è importante per i soldi che mancano. Quello è un problema dei 5Stelle. Sono sei-sette anni che ci fanno la morale, che loro sono più bravi perché restituiscono i soldi… ma siccome ci sono delle truffe evidenti, acclarate, penso che chi abbia la responsabilità debba dire come stanno le cose. Si sono presentati come diversi dagli altri e invece sono come tutti gli altri”.
M.