(Adnkronos) – Una tregua di tre giorni in Sudan. La ha annunciata il segretario di Stato Usa Anthony Blinken, spiegando che il cessate il fuoco è stato concordato tra l’esercito regolare del Sudan (Saf) e le Forze di Supporto Rapido (Rsf) a partire dalla mezzanotte.
“A seguito di intensi negoziati, Saf e Rsf – scrive Blinken in un tweet – hanno concordato di attuare e mantenere un cessate il fuoco di 72 ore su tutto il territorio nazionale a partire dalla mezzanotte del 24 aprile. Accogliamo con favore il loro impegno a lavorare con partner e parti interessate per la cessazione permanente delle ostilità e degli accordi umanitari”.
La presenza in Sudan dei mercenari del Gruppo Wagner rischia di aggravare il conflitto, ha sottolineato in precedenza Blinken nel corso di una conferenza stampa. “Siamo molto preoccupati per il ruolo del gruppo di Prigozhin in Sudan”, ha dichiarato Blinken, riferendosi al fondatore del Gruppo Wagner. Secondo il segretario di Stato, la presenza dell’organizzazione russa – che è attiva anche in Mali e nella Repubblica Centrafricana, nonché in Ucraina – “semplicemente porta più morte e distruzione con sé” ovunque sia coinvolta.
Il governo israeliano intanto si è offerto di ospitare colloqui di pace tra i due generali protagonisti del conflitto in Sudan, il capo del Consiglio sovrano Abdul Fattah al-Burhan ed il suo rivale Mohamed Hamdan Dagalo, alias Hemedti. Lo riporta il sito d’informazione Axios, precisando che il ministero degli Esteri israeliano ha inviato la sua proposta ai due generali dopo aver precedentemente avuto contatti con ognuna delle parti belligeranti.
In queste ore è in corso anche un tentativo di mediazione per far incontrare a Riad “entro settimane” al-Burhan e Dagalo, come hanno riferito fonti americane a Sky News Arabia.