Sudan, entro tre anni via a governo civile

Sono fasi di transizione e di totale attesa in Sudan, dove
le ultime evoluzioni stanno portando ad una possibile nuova fase. Stando
infatti a quanto viene fuori, infatti, entro tre anni è prevista l’istituzione
di un governo civile. Dopo il defenestramento dell’ordine pregresso, dunque, si
respira una prima nuova aria di rinnovamento in Sudan, laddove i militari
annunciano di aver raggiunto un accordo con le opposizioni per la transizione
politica di cui si era tanto parlato nelle ultime settimane.

Sudan, entro tre anni via a governo civile. Negoziata
transizione amministrativa e di governo

Secondo quanto viene fuori dagli ambienti vicini alle
autorità militari del Sudan la decisione era già nell’aria da tempo, ma ad ogni
modo l’annuncio è arrivato di per sé. Si è stretto infatti un accordo con le
opposizioni per una transizione in tre anni ad una amministrazione civile. Il
Consiglio militare di Transizione ha stabilito in effetti come l’alleanza di
opposizione avrà i due terzi dei seggi in un consiglio legislativo. Come è ben
Sudan è in mano a un regime militare da quando il presidente Omar Bashir è
stato rapidamente defenestrato dalle forze armate, un mese fa, pur senza che le
proteste per la realizzazione di un fattivo piano per la creazione di un
governo civile non si arrestassero. Di conseguenza, preso atto delle situazioni
e delle contingenze, le forze attualmente al comando hanno assunto una
decisione in qualche modo storica. “Abbiamo concordato un periodo di
transizione di tre anni”, ha detto alla stampa il generale Yasser Atta,
membro del consiglio militare capace di assumere il potere destituendo il
presidente l’11 aprile scorso. “Promettiamo alla nostra gente che
l’accordo sarà completato totalmente entro 24 ore in modo tale da soddisfare le
sue aspirazioni della gente”, ha proseguito Atta chiarendo come i primi
sei mesi del periodo di transizione finiranno per essere utilizzate per
finalizzare gli accordi di pace con i ribelli nelle zone di guerra del Paese quali
il Darfur ed il Sud Kordofan. L’Assemblea legislativa che dovrà essere creata,
alle fine comprenderà 300 membri e sarà composta al 67% da rappresentanti dei
dimostranti, mentre per la restante parte da forze politiche non affiliate al
gruppo. Non è pervenuto ancora invece alcun indizio circa la modalità in cui si
andrà a comporre il Consiglio sovrano, di fatto quell’organo a cui spetterà
l’autorità nel periodo di transizione: in poche parole emerge come l’esercito desideri
disporre della maggioranza, al contrario l’Alleanza per la libertà e il
cambiamento si rifiuta di avallare questa ipotesi. Il generale Yasser Atta, ad
ogni modo ha promesso un “accordo totale entro meno di 24 ore”.

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Di
Italia Sera