Che non siano state ’rose e fiori’ è un dato inequivocabile, come evidenziano i risultati. Tuttavia Beppe Grillo non ha proprio la minima intenzione di leggerli come una sorta di ’De Profundis’ e, con ancor maggior grinta rilancia. “Il MoVimento 5 Stelle – scrive dal suo Blog – con coerenza, si è presentato in tutte le città da solo e candidando le nostre persone, senza calcoli elettorali. In molte città, come a Palermo, siamo la prima lista, abbiamo confermato Roberto Castiglion sindaco di Sarego, facciamo gli auguri al neosindaco di Parzanica e ce la giochiamo al ballottaggio in una decina di comuni, tra cui Carrara. Rispetto al 2012 abbiamo decuplicato i ballottaggi (fu solo uno all’epoca) e siamo cresciuti in tutte le città in cui ci siamo presentati. Risultati che sono indice di una crescita lenta, ma inesorabile. Tutte le prime pagine dei giornali sono però dedicati al fallimento del MoVimento 5 Stelle – evidenzia io leader genovese – Tutti gongolano esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle, sul ritorno del bipolarismo, sulla debacle del MoVimento, sulla fine dei grillini. L’hanno detto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le regionali, dopo il referendum. Fate pure anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada. Il MoVimento 5 Stelle – scrive ancora Grillo – è stata la forza politica più presente a questa tornata elettorale, in 225 comuni. Gli altri partiti si sono camuffati, soprattutto il Pd che si è presentato in circa metà dei comuni rispetto al MoVimento. La maggior parte delle città sono state conquistate da ammucchiate di liste civiche, capitanate da foglie di fico, fatte ad hoc per accaparrarsi voti sul territorio nascondendo il vero volto dei partiti. Senza di loro – ragiona ancora il leader dell’M5S – il Pd di Renzi altro che sindaci: avrebbe faticato a mettere anche solo qualche consigliere comunale! Stiamo assistendo alla lenta scomparsa di un partito che, con nomi diversi, era radicato sul territorio dal dopoguerra”. Ed ora, esaurita la tornata elettorale, l’obiettivo sul quale il Movimento è chiamato a concentrarsi “è dare il massimo supporto ai nostri candidati al ballottaggio tra due settimane. A luglio avremo il candidato presidente della regione Sicilia, a settembre avremo il candidato premier. Il 5 novembre – conclude Grillo – ci saranno le regionali siciliane e ci mobiliteremo per far sì che quella splendida isola diventi la prima regione a 5 Stelle. Dopo ci saranno le politiche e l’obiettivo è andare al governo. Successi e fallimenti fanno parte della nostra storia. L’importante è non mollare mai”. Tutt’altra atmosfrea invece ’dall’altra parte del web’: “Il giorno dopo delle elezioni solitamente si fanno tante analisi, chiacchiere e discussioni, come è persino naturale. Noi oggi abbiamo fatto una scelta diversa. Con il presidente del Lazio Nicola Zingaretti abbiamo preso una macchina e siamo saliti a Accumoli e Amatrice per fare il punto sui cantieri. Senza dirlo ai giornali, senza dirlo a nessuno. Perché avevamo promesso che saremmo stati vicini a questi nostri connazionali anche a telecamere spente. Ed è quello che stiamo continuando a fare. In questi luoghi bisogna andare il giorno dopo delle elezioni, non in campagna elettorale. E continuare a lavorare, passo dopo passo, perché la vita riparta davvero. Avanti, insieme”. Così invece Matteo Renzi dalla sua pagina Facebook, commentando i dati elettorali. “Buoni i dati delle amministrative, adesso avanti per i ballottaggi. In bocca al lupo ai sindaci già eletti”.
M.