(Adnkronos) – Programmi dedicati alle filiere di grano, latte e cacao; attenzione a packaging e clima; benessere dei dipendenti in un ambiente di lavoro inclusivo e flessibile. La strategia di sostenibilità di Mondelēz International (‘Snacking Made Right) passa attraverso le filiere, i territori, le comunità e le persone. E’ quanto emerge dallo lo studio ‘Il Gruppo Mondelēz International in Italia: impatto economico e sociale’ realizzato da Ref Ricerche, presentato oggi in occasione della tavola rotonda ‘Persone, ambiente, territori: percorsi di crescita responsabile nella filiera agroalimentare’.
In Europa, ad esempio, alla transizione verso un modello più sostenibile della filiera del grano è dedicato il programma ‘Harmony’ che nel 2022 in Italia ha coinvolto oltre 255 agricoltori, circa 3.760 ettari di campi di grano, 130 ettari riservati a prati melliferi dedicati alla biodiversità, nei quali si sono osservate circa 615.000 api e 11 specie di farfalle. Obiettivo: coltivare entro il 2030 il 100% del grano necessario per la produzione di biscotti in Europa. Per quanto riguarda la filiera del latte, lo stabilimento di Caramagna Piemonte dal 2016 ha avviato un progetto volto alla valutazione del benessere delle vacche da latte secondo quanto previsto dal Disciplinare del Centro di Riferimento Nazionale del Benessere Animale dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia, ottenendo, primo in Italia, l’idoneità alla certificazione del benessere animale del 100% degli allevamenti che conferiscono il latte.
Clima e packaging. Mondelēz International punta ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050 lungo tutta la filiera (Net Zero) e a rendere, entro il 2025, il 100% dei propri packaging disegnati per essere riciclati, ridurre la plastica vergine di almeno il 25% negli imballaggi in plastica rigida e del 5% in tutti i packaging (vs 2020).
Persone e comunità. Il Gruppo si impegna a costruire un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato. Nel 2024, si è posizionato tra le migliori 10 grandi aziende con oltre 500 dipendenti nella classifica ‘Best Workplaces Italia 2024’ di Great Place to Work. Nel 2023, e gli stabilimenti in Piemonte e la sede di Milano hanno conseguito la certificazione di conformità alla norma Uni in tema di parità di genere.
Dal 2022, con ‘Workplace of the Future’ l’azienda ha introdotto la settimana corta. Si impegna, inoltre, a sostenere la genitorialità condivisa con misure di flessibilità, permessi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla legge e il riconoscimento di un congedo extra di due settimane per i neopapà, per un totale di quattro settimane complessive. Ha inoltre sottoscritto il Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità lanciato dalla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.
Attraverso il programma Changemakers, i collaboratori del Gruppo si dedicano ad attività di volontariato con diverse realtà no profit. Il Gruppo collabora sul territorio italiano con Ong impegnate nel sostegno delle persone in condizioni di fragilità, tra cui Next, associazione che aiuta persone in difficoltà ad uscire dallo stato di fragilità attraverso il lavoro e supporta l’iniziativa SOS Spesa promossa da Fondazione Francesca Rava.
Nel 2022, il gruppo Mondelēz (presente nel nostro Paese con la sede di Milano e con due stabilimenti produttivi in Piemonte) ha generato in Italia un valore pari 514 milioni di euro e un impatto occupazionale pari a 6.772 posti di lavoro, di cui 867 diretti e 5.905 indiretti. Solo in Piemonte, sempre nel 2022, Mondelēz ha generato un valore economico pari a 96 milioni di euro, con un impatto occupazionale complessivo di 1.359 posti di lavoro, di cui 449 diretti e 910 indiretti. Negli ultimi 10 anni, il Gruppo ha investito 62,1 milioni di euro per lo sviluppo dei propri stabilimenti produttivi piemontesi nelle aree qualità, sicurezza, innovazione e sostenibilità. E’ quanto emerge dallo lo studio
Nello stabilimento di Capriata d’Orba vengono sfornati quotidianamente più di 16 milioni di biscotti a marchio Oro Saiwa – oltre a Tuc Cracker e a Tuc Sfoglie – utilizzando grano 100% italiano coltivato in oltre 5.000 ettari di campi da più di 450 aziende agricole distribuite sul territorio nazionale. Nel caseificio di Caramagna Piemonte, casa di Fattorie Osella, ogni giorno vengono lavorate 80 tonnellate di latte piemontese – proveniente da circa 20 allevamenti selezionati nelle province di Cuneo e Torino – per un totale di circa 28.530.000 litri di latte lavorati all’anno.
Mentre prosegue il calo delle nascite in Italia, con Istat che certifica una diminuzione delle nascite nel 2023 rispetto al 2022 di 14mila unità (-3,6%), capita che siano le aziende a scendere in campo a sostegno della natalità. Lo fa ad esempio Mondelēz Italia (l’azienda la conoscono un po’ tutti, è quella di Philadelphia, Sottilette, Milka, Oreo, Oro Saiwa, Fattorie Osella…) che sebbene ammetta che sul tema “quello che può fare l’azienda è mettere in campo politiche di supporto, pre e post maternità e per bilanciare il carico di cura, ma si arriva fino a un certo punto” (insomma, a un certo punto sono le istituzioni a dover scendere in campo), registra dei dati sorprendenti e che dicono molto.
Tra misure di flessibilità, permessi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla legge e il riconoscimento di un congedo extra di due settimane per i neopapà, per un totale di quattro settimane complessive, i risultati tra i dipendenti si sono fatti vedere. “Abbiamo da poco realizzato un’analisi sul 2023 da cui è emerso un aumento del 2% della natalità interna a fronte del calo certificato da Istat – spiega Olga lo Conte, head of labour relations Mondelēz Italia – Abbiamo un rientro dalla maternità del 100%, e il 70% delle donne che rientrano dai congedi continuano a fare carriera, crescere e migliorare le proprie competenze all’interno dell’azienda”.
L’occasione per parlare di questi dati è stata la tavola rotonda ‘Persone, ambiente, territori: percorsi di crescita responsabile nella filiera agroalimentare’, durante la quale è stato presentato lo studio ‘Il Gruppo Mondelēz International in Italia: impatto economico e sociale’ realizzato da Ref Ricerche.