Dopo giorni di tensione crescente a Gerusalemme, ieri, lunedì 10 maggio, tra Israele e Hamas le violenze si sono trasformate in conflitto aperto, il più intenso dal 2014. Tutto è cominciato all’interno di al-
Hamas, organizzazione politico-militare che controlla la striscia di Gaza, dopo aver dato tempo fino alle 18 a Israele “per far uscire i suoi soldati e i suoi coloni dalla Moschea Al Aqsa”, ha lanciato circa 200 razzi verso lo Stato ebraico e una decina verso Gerusalemme, che da anni non veniva presa di mira.
L’esercito israeliano ha risposto con bombardamenti aerei su Gaza. Secondo le autorità palestinesi, sarebbero 24 i palestinesi uccisi, di cui nove bambini. L’esercito israeliano ha invece detto di aver ucciso quindici miliziani di Hamas.
“C’è una seria preoccupazione per quanto sta accadendo” sulla Spianata delle Mosche a Gerusalemme. “Si invita ad evitare di alimentare le tensioni”, ha detto l’alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri Ue.