“Sono ore cruciali. Servono misure dure, misure drastiche. Nettamente più drastiche. E soprattutto servono subito. È un obbligo anche morale adottarle senza perdere nemmeno un’ora. Per salvare le vite e per lasciare intatto il sistema produttivo”
Raggiunto dall’Avvenire, il ministro Luigi Di Maio spiega l’urgenza delle nuove misure restrittive ufficializzate stamani dal premier Conte.
Quindi ha tenuto a ribadire ancora il ministro degli esteri, ”Dobbiamo intervenire ora. Non domani, non tra una settimana. E dobbiamo farlo con decisione e con coraggio. Stiamo lottando per garantire il diritto alla salute e quello al lavoro. Per farli camminare insieme. Per difenderli con la stessa determinazione. Ma senza la salute – rimarca Di Maio – non esiste il lavoro e oggi l’Italia è chiamata a difendere prima di tutto la vita. E a fare qualsiasi cosa per riuscirci“.
Riguardo poi la coesione della maggioranza rispetto a queste decisioni, il ministro assicura che ”Il governo c’è e io ho fiducia. Abbiamo resistito alla prima ondata, siamo rimasti in piedi davanti a un primo terribile attacco. Non avevamo nemmeno le mascherine... Ora abbiamo preso le misure e fronteggeremo meglio questo seconda fase. Anche io ho sofferto in questi mesi. Meno emozioni, meno empatia, tutto più distanziato. Non è stato e non è facile”. Tuttavia, ribatte, “stringere ora è la sola strada possibile per salvare il Natale. Questo è l’obiettivo che va centrato con ogni sforzo e ogni sacrificio”.
Infine una domanda’ d’obbligo’ visto che si ratta di un argomento ancora oggi circondato da un folto strato di regole e codicilli: ”Il calcio va avanti? Il calcio è una grande industria, ma in questa fase sono altre le priorità. Chiudere il campionato? Ascolteremo con attenzione le valutazioni del Comitato tecnico scientifico“.
Max