STRASBURGO: I 117 GIUDICI DELLA CORTE EUROPEA CHIAMATI A DECIDERE SU BERLUSCONI

E’ il giorno più lungo quello di oggi per Silvio Berlusconi, alle 17 infatti la Corte europea per i diritti umani di Strasburgo – come disposto dalla della legge Severino – dovrà pronunciarsi sull’incandidabilità del leader di Forza Italia. Sebbene si tratti di un’unica udienza, lo staff dei legali del Cavaliere sanno benissimo che vi sono ancora tempi lunghi da vivere in quanto, la sentenza, potrebbe giungere anche dopo diverso tempo, mediamente dai 6 ai 10 mesi. La ’Grane Chambre, composta da I 17 giudici, dovrà dunque valutare il ricorso depositato 4 anni fa dagli avvocati di Berlusconi, in alla decadenza del mandato di senatore e il divieto di candidarsi a qualsiasi elezione per sei anni. Premesso quindi che si arriverebbe ad una sentenza fra – bene che vada – tra aprile e settembre 2018, la possibilità per il Cavaliere di concorrere alle prossime elezioni (al momento date per il maggio 2018), sono abbastanza esigue. La ’fiammella’ di speranza è legata alla domanda di riabilitazione, che i legali di Berlusconi presenteranno l’8 marzo, in coincidenza della scadenza dei termini della pena inflitta in merito alla condanna Mediaset. L’avvocato Ghedini ha affermato: “Confidiamo che la Corte in forza proprio della sua giurisprudenza, non possa che accogliere il nostro ricorso, e speriamo anche in tempi ragionevoli”. Dal canto suo Berlusconi – in ogni caso pronto a cavalcare nel bene o nel male il ’verdetto’ di Strasburgo – ha tenuto a ribadire che, ’malauguratamente’ il ricorso non venisse accolto, si dedicherà ugualmente in maniera fisica ed attiva alla campagna elettorale.
M.