Solo applausi e uno striscione: “Non ti curar di loro ma guarda e para. Daje Strakosha”. Così Strakosha è stato accolto dallo stadio Olimpico dopo l’erroraccio in Europa League contro il Galatasaray. Non c’era modo migliore per spingere il portiere albanese a superare l’accaduto, i tifosi lo hanno capito.
Non se l’aspettava Thomas. Quando ha sentito gli applausi e letto lo striscione non ha trattenuto l’emozione. Ha nascosto il viso nella maglia, ha pianto un po’. Si è liberato di un peso che si portava dietro da giorni. Da quando nel giorno del suo esordio stagionale ha regalato la vittoria ai turchi. Non ha trattenuto il pallone svirgolato da Lazzari, s’è fatto gol da solo.
Ma il popolo biancoceleste lo ha già perdonato, ora gli chiedono di voltare pagina, di riprendersi in fretta. Strakosha ha salutato i tifosi e si è sistemato in panchina. Ha covato un sentimento di riconoscenza per 90 minuti e più, il tempo della partita con il Cagliari finita in parità. Poi, una volta tornato a casa, ha messo nero su bianco le emozioni.
Ha scritto un post su Instagram per ringraziare la curva nord e tutti i tifosi: ” Non ho parole per descrivere quello che ho provato oggi entrando in campo dagli applausi l’affetto e infine allo striscione cantando mio nome ho provato ma non sono riuscito trattenere le lacrime e l’unica cosa che posso dire e GRAZIE DI CUORE TIFOSI LAZIALI PER IL VOSTRO AFFETTO E SUPPORTO QUESTO MOMENTO RIMARRÀ NEL MIO CUORE PER TUTTA LA MIA VITA…”, ha scritto.