Oggi 2 agosto viene ricordato il giorno della strage alla stazione di Bologna del 1980. Come di consueto, le personalità politiche partecipano alla commemorazione delle vittime.
“Ogni anno aumenta la partecipazione alla cerimonia, questo dà a noi la forza per continuare a chiedere verità e giustizia. Ringrazio l’associazione delle vittime perché la ricerca della verità, insieme al lavoro della magistratura, deve molto a questa associazione e alla sua tenacia nel presentare ulteriori elementi che possano portare ad accertamento della verità”.
Lo ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola in Consiglio comunale, ricordando l’attentato del 2 agosto 1980 con 85 vittime.
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“Il diritto di sapere è un diritto inalienabile di civiltà”. Così si è espresso il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, parlando di una sensibilità nuova “rinnovata che intende restituire fiducia a persone dilaniate” dalla strage.
“Il tempo del silenzio è finito, ci stiamo muovendo finalmente tutti nella stessa direzione. La magistratura è al lavoro, un lavoro delicato dopo i processi sui depistaggi, che ci costringe ancora ad una attesa ma che che ci dà la speranza di far luce finalmente su quanto accaduto senza zone d’ombra.”
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“Quest’anno possiamo nutrire delle speranze verso la verità. L’anno scorso, ci sono stati degli impegni presi dal Governo che si cominciano ad avviare, come la digitalizzazione degli atti e i fondi messi a disposizione dalla Cassa Ammende e Csm. Vedo qui, in sala, David Ermini, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e non posso che ricordare il grande impegno per la legge sul depistaggio che ora non è più un vocabolo ma un reato”. Così Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione fra i familiari.
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