A vent’anni dalla strage di Linate, in cui hanno perso la vita 118 persone, sul fronte della sicurezza “abbiamo raggiunto dei traguardi inimmaginabili e abbiamo chiesto e ottenuto nel 2014 la Gen05 che è un protocollo di assistenza ai familiari delle vittime”. Lo spiega all’Adnkronos Adele Scarani Pesapane, la presidente del Comitato 8 ottobre che nell’incidente aereo ha perso il marito Maurizio.
Nello scontro tra il piccolo Cessna da turismo e un aereo di linea scandinavo persero la vita 114 tra passeggeri e componenti dell’equipaggio e quattro dipendenti della Sea, addetti allo smistamento bagagli, che stavano lavorando all’interno dell’hangar dove l’aereo finì la sua corsa e prese fuoco.
“Quel giorno la macchina del soccorso è stata un disastro – nessuno sapeva cosa dirci o come rispondere -, ed è per questo che ci siamo orientati sulla ‘family assistance’. Collaboriamo con gli aeroporti, con Enac e con altri enti che si occupano di assistenza: dalla nostra esperienza dolorosa nasce un protocollo da seguire in caso simili perché a dolore non si aggiunga altro dolore” conclude la presidente del Comitato 8 ottobre.