Trentanove anni fa un DC-9 dell’Itavia che trasportava 77 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio scomparve improvvisamente dai radar, portando con sé 81 vite. L’aereo che copriva la tratta Bologna – Palermo, fece perdere le proprie tracce fra Ponza e Ustica alle 20,59, dopo 51 minuti dal decollo.
A quasi 40 anni dalla strage di Uscita nessuna risposta. Soltanto ipotesi e verità di volta in volta smentite. Le 81 morti diventate sempre più misteriose e le famiglie che attendono ancora giustizia e verità.
Negli anni più piste percorse, dai francesi agli americani passando per il terrorismo. L’epoca era quella degli Anni di piombo, e la strage di Ustica è diventato un altro dei casi ancora irrisolti della Prima Repubblica.
Le perizie negli anni hanno dimostrato l’integrità delle fusoliere dell’aereo e dei finestrini, rendendo improbabile l’esplosione di una bomba e la pista terroristica. Le autorità fecero molto per escludere la loro responsabilità sul caso, cercando di insabbiare ogni elemento riconducibile ad esse.
Il caso diventò ancora più misterioso quando alcuni ufficiali morirono dopo aver condiviso con le proprie famiglie la paura di essere in pericolo: per alcuni il suicidio, per altri invece strani incidenti stradali o durante la manifestazione di Ramstein, in Germania.
Con i numerosi misteri ancora irrisolti, uno dei più gravi disastri aerei della Storia italiana attende ancora risposte a 39 anni di distanza.