Trent’anni di carcere per Ali Riza Polat, uno dei principali complici di Cherif e Said Kouachi e Amedy Coulibaly, i tre terroristi della strage del settimanale satirico Charlie Hebdo e del market ebraico Hyper Cacher del gennaio 2015. L’imputato non potrà chiedere la libertà condizionata prima di aver scontato due terzi della pena. Polat è stato ritenuto responsabile di complicità in omicidio terrorista. Secondo i giudici del Tribunale di Parigi, ha fornito un “aiuto logistico determinante” a Coulibaly. Il legale di Polat ha fatto sapere che ha già preannunciato ricorso. I tre terroristi Cherif e Said Couhaci e Amedy Coulibaly, che provocarono la morte di 17 persone, furono uccisi dalle forze dell’ordine parigine.
Le condanne: undici imputati presenti in aula (su quattordici)
Stessa pena anche per Hayat Boummediene, la compagna di Coulibaly, che lo aiutò a organizzare la strage prima di fuggire in Siria. Ergastolo per Mohamed Beloucine, considerato il mentore di Coulibaly, non presente in aula perché latitane o probabilmente morto.
Nel processo, che si è aperto il 2 settembre scorso, altre tre persone sono state riconosciute colpevoli di associazione per delinquere di stampo terroristico. Sono Nezar Pastor Alwatick, 18 anni di carcere, Amar Ramdani, 20 anni di carcere e Willy Prevost, 13 anni di carcere. Secondo i giudici “non potevano ignorare la natura del progetto di Coulibaly”. Altre sei persone sono state ritenute responsabili di associazione per delinquere “semplice”. Sono Said Makhlouf, Mohamed Fares, Abdelaziz Abbad, Metin Karasular, Miguel Martinez, Michel Catino, e Christophe Raumel. Per loro le pene vanno dai 4 ai 10 anni.
Mario Bonito