Stop mascherine all’aperto: cosa dicono Bassetti, Crisanti e Pregliasco

(Adnkronos) – Stop all’obbligo delle mascherine all’aperto in tutta Italia da venerdì 11 febbraio. Ma cosa ne pensano gli esperti dell’annuncio fatto dal sottosegretario Costa . Da Bassetti a Crisanti passando per Pregliasco, ecco cosa dicono gli esperti sulla decisione che il governo è pronto a prendere.  

Bassetti
 

“Lo stop alle mascherine all’aperto è un ottimo segnale. La situazione è migliorata e possiamo dirlo: le mascherine all’aperto sono servite poco e in generale servono a poco. E’ una misura altamente cosmetica, infatti il provvedimento è stato preso quando è arrivata Omicron ed è stato di facciata e non di rilevanza. E’ un primo passo sulla strada per levare la mascherina al chiuso”. Lo dice all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, commentando la fine dell’obbligo della mascherina all’aperto che dovrebbe scattate dal prossimo venerdì come annunciato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Anche la possibilità che non venga prorogato lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo “è una altra misura di buon senso”, rimarca Bassetti. “Piano piano si sta usando il buon senso. Ma serve un’accelerazione anche su altri limiti, come quello alla capienza degli stadi, e fermare questa corsa ai tamponi”. 

Crisanti
 

“Questa fase è caratterizzata da un’elevata protezione della popolazione. I casi sono in calo, la trasmissione è diminuita. La maggior parte delle persone o è vaccinata o è guarita, come succede in Inghilterra”, dice il professor Andrea Crisanti a L’aria che tira. Senza le mascherine all’aperto cambierà poco? “Sì, questo è il momento di massima protezione. Bisogna dare alle persone la possibilità di riprendere la propria vita sociale, senza però smobilitare le attività di controllo. Stiamo passando in una fase in cui è prioritario proteggere le persone fragili: non tutte le persone vaccinate sono protette, tra gli anziani, i trapiantati e chi si sottopone a terapie”, dice. 

Pregliasco
 

“Un fatto atteso e necessario, che va verso una normalizzazione e un’autoresponsabilizzazione di ognuno di noi in una condizione che oggettivamente sta migliorando”. Così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano. “All’aperto non c’è questo grande rischio di contagio”, ricorda l’esperto all’Adnkronos Salute. E l’obbligatorietà della mascherina “era una norma di passaggio. Quindi ci sta che ora possiamo toglierla. Facciamolo – conclude Pregliasco – ma con attenzione e prudenza”. 

Andreoni
 

Lo stop all’obbligo della mascherina all’aperto “inevitabilmente porterà a qualche contagio in più, soprattutto con Omicron così diffusa e con l’alto numero di casi che ancora vengono registrati”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). Andreoni rimarca che “anche all’aperto c’è un rischio di contagio dovuto agli assembramenti” e quindi “pur capendo il motivo di questa scelta politica, il mio consiglio – suggerisce l’infettivologo – è di tenere una mascherina sempre con sé e tirarla fuori se mancano le condizioni di sicurezza”.