“Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese. Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo“.
Un annuncio che era nell’aria già da diversi giorni ma che ora diviene ufficiale, e non per voce del solito virologo o del ‘politichello’ di turno, ma perché affermato dallo stesso premier Draghi, nell’incontro con le autorità e il tessuto imprenditoriale fiorentino al Teatro del Maggio Musicale.
Dunque, ha spiegato il capo del governo, “Dal primo aprile non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe. Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Ma il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto”.
Come ha tenuto a rimarcare ancora il presidente del Consiglio, ”L’Italia è in ripresa, ma il Governo intende continuare ad aiutare chi è in difficoltà. Gli aiuti sono arrivati per il settore del turismo, colpito duramente dalla pandemia. Nel più recente decreto ristori, stanziamo altri 100 milioni per il Fondo Unico Nazionale del Turismo, che si aggiungono ai 120 milioni stanziati con la Legge di Bilancio. Sempre nello stesso decreto, aiutiamo gli operatori del settore con la decontribuzione per i lavoratori stagionali e un credito d’imposta per gli affitti di immobili”.
Altro capitolo ‘caldo’: “Oggi, la principale preoccupazione è l’aumento del prezzo dell’energia. Il Governo è intervenuto più volte per aiutare imprese e famiglie – soprattutto le più povere – e per trovare soluzioni strutturali perché questo problema non si riproponga in futuro. La settimana scorsa abbiamo stanziato quasi 6 miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 10 che abbiamo già impiegato a partire dallo scorso anno. Incrementiamo la produzione nazionale di energia rinnovabile e di gas, che potrà essere venduto a prezzi più contenuti di quello importato. E aiutiamo le Regioni e i Comuni a sostenere i servizi di base, come l’illuminazione pubblica. Nelle scorse settimane, le città d’arte, tra cui Firenze, hanno spento le luci sui loro monumenti e sui loro luoghi simbolo – un segnale d’allarme sul crescente costo dell’energia. Il vostro gesto non è passato inosservato”.
Inevitabile poi, nell’ambito dell’ampio intervento del premier, un ‘focus’ sul Pnrr. “La crescita di lungo periodo del Paese dipende dalla nostra capacità di attuare oggi le giuste riforme e gli investimenti necessari. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità storica per affrontare i problemi che sono rimasti irrisolti per decenni, come la carenza di infrastrutture o le diseguaglianze generazionali e di genere. Dobbiamo attuare il Piano a stretto contatto con associazioni ed enti locali. Perché non esiste una sola ricetta per tutto il Paese, ma dobbiamo adattarci alle esigenze e alle caratteristiche di ogni territorio”.
Infine, in omaggio alla città che lo ha ospitato, Draghi ha annunciato che ”Per Firenze questo vuol dire rafforzare la sua proiezione internazionale e migliorare i servizi per la popolazione. Insieme agli enti locali, interveniamo per potenziare la mobilità, un aspetto cruciale per i cittadini, le imprese, il turismo. Impieghiamo circa 400 milioni di euro per completare il sistema tranviario di Firenze, che come ha descritto il Sindaco, prevede un collegamento diretto con la stazione ferroviaria. Il potenziamento del trasporto cittadino serve anche a preservare il centro storico, a favorire una migliore convivenza tra residenti e turisti. In questa direzione vanno anche le misure di rigenerazione urbana. Vogliamo valorizzare i parchi storici, tutelare l’ambiente e il paesaggio, un aspetto fondamentale della bellezza della città. Il mio augurio è che Firenze continui a rinnovarsi e risplendere – come ha fatto per secoli“.
Max