“La pandemia ci ha mostrato in maniera drammatica quali sono i rischi di un welfare ancorato a vecchi modelli, e di come le persone più fragili siano state spesso messe ai margini proprio da un sistema oggi non più funzionale in diversi suoi aspetti”. Lo ha detto Erika Stefani, ministra per le Disabilità, in un messaggio inviato a ‘1000azionioltrelaSm: corresponsabilità, innovazione, sostenibilità verso l’agenda 2025’, webinar organizzato a conclusione della Giornata mondiale della sclerosi multipla e per aprire la Settimana nazionale dedicata alla malattia, promossa dall’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) e della sua Fondazione Fism.
“Quello della sclerosi multipla – ha detto Stefani – è infatti un mondo fatto di persone e delle loro famiglie, che chiedono maggiori attenzioni, rispetto e cura. Queste legittime esigenze non possono essere soddisfatte se non tramite un importante lavoro di miglioramento delle strutture di assistenza preesistenti, facendo anche tesoro di tutte le segnalazioni e di tutte le criticità emerse durante quest’ultimo anno. Possiamo però oggi dire di avere finalmente una strategia, come Paese, che si muove esattamente in questa direzione. La nostra strategia, che come ministro per le disabilità ho l’onore di seguire in questa delicatissima fase della storia del nostro Paese, è ben incardinata all’interno del Pnrr”.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, “come noto, è il pilastro sul quale poggerà l’Italia di domani, che non può non essere un Italia più inclusiva e più attenta alle esigenze dei più fragili. Ogni progetto, ogni misura, ogni intervento finanziato con le risorse del Pnrr è fondamentale cha abbia un carattere inclusivo e non discriminatorio. Come ministro sarà mio compito assicurarmi che ciò avvenga, accelerando i lavori necessari all’introduzione di quelle misure che da tempo vengono chieste dalle associazioni e dalle famiglie degli assistiti. Il progetto di vita individuale, ad esempio, la cui implementazione e potenziamento sono previste all’interno del Pnrr, persegue la finalità di realizzare la piena integrazione delle persone con disabilità, attraverso una programmazione globale degli interventi, in ogni dimensione o ambito del vivere, e durante tutte le fasi della vita”, ha concluso Stefani.