Stato-Mafia, il M5s attacca Napolitano – di Francesco Paro

In seguito alla deposizione della trattativa Stato-Mafia da parte del presidente della Repubblica, non tardano ad arrivare le critiche del M5S, contrariamente alla maggioranza che si schiera a favore di Napolitano.

Il sottosegretario Graziano Delrio ha evidenziato come “il presidente abbia dato un esempio di rispetto istituzionale, svolgendo con limpidezza e grande dignità il suo dovere di cittadino”.

Si fa sentire invece l’indignazione dei grillini, iniziata sui social media, i quali accusano il capo dello stato di “portare le istituzioni nel fango”. Il primo commento è stato di Riccardo Fraccaro: “il presidente non dice ai cittadini perché continua a trascinare nel fango le istituzioni invece di dimettersi”, dal titolo “Romanzo Quirinale, la vera storia mai raccontata della nostra Repubblica”.

Gli attacchi continuano con Angelo Tofalo che definisce “unavergogna vederlo prima godere dell’immunità presidenziale e poi avvalersi della facoltà di non rispondere” e Alessandro Di Battista sostiene sia un “soggetto politicamente indecoroso” aggiungendo l’elenco dei 61 anni di politica di Napolitano, “costati al contribuente oltre 16 milioni di euro tra stipendi e rimborsi”.

Il Pd risponde alla critiche del movimento di Beppe Grillo. Queste le parole di Andrea Orlando: “ E’ normale che l’avvocato di Riina possa intervenire alla deposizione di Napolitano?” Inoltre il vicesegretario Lorenzo Guerini ha ringraziato il presidente di essere stato fedele ai valori della Costituzione. Roberto Speranza ha aggiunto poi: “ Napolitano ha sempre mostrato un altissimo senso dello Stato”. Ed infine il leader di Ncd, Angelino Alfano: “ Ha offerto un esempio della sua straordinaria capacità di interpretare il suo ruolo nel rispetto dei principi democratici, dando il suo alto tributo ai valori della democrazia”.

Dopo l’uscita dal Quirinale, Giorgio Napolitano ha spiegato di non essere a conoscenza di indicibili accordi ed inoltre ha sottolineato che la parola “trattativa” non è stata mai pronunciata né dai pm, né dai legali.