Come da decreto il 31 luglio scadrà lo stato d’emergenza tuttavia, rivelano fonti interne a Palazzo Chigi, a quanto sembrerebbe, il premier Draghi sarebbe intenzionato a prorogarlo forse fino alla fine dell’anno.
L’eventualità di una proroga del stato di emergenza, trova il consenso della vasta platea di ‘esperti e tecnici’, sentiamoli:
FABRIZIO PREGLIASCO – Secondo il virologo, e docente dell’Università Statale di Milano, “E’ giusto prorogare lo stato d’emergenza fino a dicembre, per dare una flessibilità all’organizzazione in una situazione che per ora va bene, ma che potrebbe darci un colpo di coda. E quindi ben venga una flessibilità mantenuta nel tempo”. Dunque, provvedimento da interpretare come un segnale negativo: “il vaccino sembra funzionare anche con le varianti e quindi non dovrebbe esserci il peso dell’effetto proporzionale dei casi gravi“.
PIERLUIGI LO PALCO – Il noto epidemiologo, e assessore alla Sanità della Regione Puglia, si allinea: “Credo sia necessario prorogare lo stato di emergenza. Innanzi tutto perché la pandemia è tutt’altro che conclusa. Inoltre è importante ancora dare un forte segnale di prudenza fino a quando non si possa davvero scrivere la parola fine. In emergenza purtroppo bisogna anche prendere decisioni di politica sanitarie basate su evidenze deboli (non assenti). Non possono essere applicate in pandemia le stesse regole della gestione ordinaria della sanità. La comunicazione istituzionale deve riprendere il suo ruolo di guida e spiegare bene al cittadino il perché di certe scelte“.
MARIA RITA GISMONDO – Per la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, la proroga “E’ evidentemente una decisione politica che non riguarda solo la circolazione del virus, perché se riguardasse solo questo non avrebbe senso. Probabilmente però non conta soltanto l’andamento dell’epidemia di Covid-19, ma serve ancora, a livello di strategia sanitaria, la possibilità di gestire più agilmente la situazione”.
MASSIMO ANDREONI – Condivide anche il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma: “Sono d’accordo e credo sia giusto. Ci sono le varianti. In alcuni Paesi europei ci sono focolai con casi in aumento, e dopo le ultime vicende su AstraZeneca le vaccinazioni potrebbero rallentare. Dobbiamo farci trovare preparati in autunno e per farlo serve un prolungamento dello stato di emergenza”.
FRANCESCO BOCCIA – Il deputato Pd, e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale, afferma che “Lo stato di emergenza sarà prorogato fino a quando il Covid-19 non sarà sconfitto definitivamente. È da ipocriti pensare di cancellarlo proprio in questa fase. A chi ancora utilizza lo stato di emergenza come arma politica, voglio ricordare che serve per le procedure amministrative delle Regioni e dello stesso Commissario all’emergenza. Accade ogni volta che c’è un’emergenza attiva ma, spesso, dimenticata dai media e da Matteo Salvini. Sono decine le emergenze nazionali attive non perché ci sia ancora la calamità naturale che l’ha generata ma perché investimenti e ricostruzione non sono terminati e le procedure che accompagnano queste fasi possono essere solo fatte con la proroga dello stesso stato di emergenza“, aggiunge l’esponente del Pd. Tutto questo – ha quindi concluso Boccia – non significa limitazioni alle procedure o alle libertà personali dei cittadini ma velocità di azione per la ripartenza e per essere sempre pronti nel caso in cui riaccada ancora”.
PIERPAOLO SILERI – Un tema rispetto al quale, intervenendo al ‘TgCom 24’, il sottosegretario alla salute, ha spiegato che “La discussione è ancora in corso, ma la proroga dello stato di emergenza è molto sensata oltre l’autunno“. Del resto, ha aggiunto, “Sul fronte sanitario il peggio è alle nostre spalle, ma non è finita. Lo dimostra la necessità di monitorare le varianti, la sorveglianza immunologica, l’attesa per quello che succederà in l’autunno, e dobbiamo completare ancora la vaccinazione della popolazione adulta fino ai tre quarti”. Ormai, ha quindi concluso il sottosegretario, “Se passato l’autunno le cose dovessero andare come immaginiamo, con il virus messo all’angolo e contenuto, non servirà più lo stato di emergenza, ma questo non possiamo ancora dirlo, né noi né il mondo intero”.
MARIASTELLA GELMINI – Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie è dell’idea che “Non si deve abusare della proroga dello stato di emergenza, ma la variante Delta non può essere sottovalutata e sicuramente l’errore di sottovalutare la variante delta nel nostro paese il governo non lo farà”. E ‘vero”, ha poi aggiunto, “Oggi abbiamo 40 mln di italiani in zona bianca e ciò è un fatto estremamente positivo, la pandemia sta regredendo, ma non è ancora il momento del liberi tutti e dal governo c’è un atteggiamento di grande prudenza e gratitudine nei confronti degli italiani”.
GIORGIA MELONI – Chi invece contesta senza problemi, spiegandone il perché, l’ipotesi di una proroga alla stato di emergenza, è la leader di Fdi: “Apprendiamo dalla stampa che il governo Draghi starebbe pensando a una proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021. Un’ipotesi che, se confermata, sarebbe folle e che come Fratelli d’Italia ci vede nettamente contrari. Ad un anno e mezzo dallo scoppio dell’epidemia non è più accettabile che le più elementari norme della democrazia e i principi dello Stato di diritto come la libertà di movimento e d’impresa possano essere calpestati o violati dal governo nel nome dell’emergenza. Il 2021 deve essere l’anno del ritorno alla normalità: il nostro ordinamento è in grado di gestire la pandemia con i poteri e gli strumenti ordinari di cui già dispone, nel rispetto della Costituzione e delle prerogative del Parlamento”.
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – Infine, il capogruppo di Fdi alla Camera chiede perentoriamente che “Il Governo Draghi smentisca in modo inequivocabile l’ipotesi di una proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021”.
Max