Come annunciato, ‘teoricamente’ domani – prima dal ministro Speranza (per le motivazioni sanitarie) – sapremo qualcosa di più rispetto alla tanto discussa proroga dello stato di emergenza che, in scadenza il 31 luglio, il premier Conte ha invece deciso di prolungare con un apposito Dpcm, che, per l’appunto, dovrebbe essere presentato domani.
Nelle ultime ore però, rispetto all’idea di prorogarlo fino al 31 dicembre, fonte interne a Palazzo Chigi hanno riportato che l’esecutivo sia intenzionato a fermare la proroga al 31 ottobre, riservandosi poi all’occorrenza – se necessario – di prolungare fino al 31 dicembre.
Ceccanti (Pd): “Se ne discuterà in Parlamento”
Dal canto suo il capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali, Stefano Ceccanti, ha commentato spiegando che ”Il fatto che il governo, come pare, chieda una proroga limitata a tre mesi invece che a cinque o a sei rappresenta un primo momento di rasserenamento del quadro perché le misure emergenziali sono tanto più giustificabili quanto più sono transitorie”. Tuttavia, ha poi aggiunto Ceccanti, “Restano comunque da spiegare, anche preventivamente, in Parlamento le ragioni che conducono a tale scelta e le modalità rispettose del potere legislativo con cui si pensi di gestirla durante tale periodo, con la disponibilità a tenere conto degli orientamenti del Parlamento. A partire da quelli che emergeranno domani sull’intervento del ministro Speranza, in attesa del Presidente Conte”.
Meloni: “Le ragioni sembrano solo politiche”
Una scelta, quella di prorogare lo stato di emergenza che, ovviamente, legittima diversi dubbi, come quella espressi dalla leader di Fdi, Giorgia Meloni, la quale ha affermato: “Non ne vedo i presupposti. Le ragioni sembrano solo politiche, mi pare cioè un modo per avere una prolungata libertà di azione. Se poi ci sono ragioni reali che ignoriamo, allora Conte ce lo venga a spiegare in aula”.
Salvini: “Non vedo ragioni sanitarie valide”
Le stesse perplessità esternate anche da Matteo Salvini il quale, fa giustamente notare che “ci sono due terzi dell’Italia senza ricoveri e senza contagi, le terapie intensive sono sotto controllo. Quindi non ci sono ragioni sanitarie per prendere una decisione del genere. Anche i medici e i virologi dicono che sarebbe solo una decisione politica, non scientifica, contro l’Italia e i cittadini“.
Conte: “Il governo rispetta le Camere, decideremo insieme”
In merito alla discussione, nel corso di un’intervista rilasciata al ‘Fatto’, il premier Conte ha tenuto a ribadire che ”sulla proroga o meno dello stato di emergenza Covid, abbiamo tempo per decidere sino a fine luglio. Sarà una decisione collegiale del governo, che verrà poi sottoposta al doveroso passaggio parlamentare con un’ampia discussione pubblica“. Del resto, ha rimarcato il Capo dell’esecutivo, “questo governo ha dimostrato con i fatti, non a parole, di aver sempre rispettato le Camere, riferendo su ogni decisione e limitando, anche nella fase più acuta dell’emergenza, le misure precauzionali allo stretto necessario, all’insegna dei criteri di adeguatezza e proporzionalità”.
Max