ESTERI

Stati Uniti, via simbolo confederato dalla bandiera del Mississippi

Il Mississippi ritirerà lo stendardo della Confederazione dalla sua bandiera. Lo ha deciso domenica 28 giugno il Parlamento locale. La rimozione è stata votata da un’ampia coalizione di legislatori sia democratici che repubblicani. Era l’ultimo stato rimasto a conservare un simbolo dello schiavismo dopo che la Georgia l’aveva abbandonato nel 2003.

La Camera ha deciso con 91 voti a favore e 23 contro; al Senato 37 favorevole e 14 contrari. “Facciamolo perché è la cosa giusta da fare”, aveva detto il senatore dem David Jordan poco prima del voto, invitando i colleghi a pensare a una bandiera in grado di unire piuttosto che dividere.

Una battaglia già tentata nel 2001, ma all’epoca la maggioranza degli elettori scelse di non modificare la bandiera, considerata un simbolo della storia degli stati del Sud.

Una rimozione “attesa da tempo”, ha commentato l’ex governatore del Mississippi, ormai 97enne, William Winter. “La battaglia per un Mississippi migliore non finisce con la rimozione della bandiera – ha proseguito Winter – dovremmo lavorare di concerto per fare altri cambiamenti positivi nell’interesse di tutto il nostro popolo”.

In Mississippi vivono tanti afroamericani,circa il 38% della popolazione. Per generazioni hanno lottato per la rimozione di un’emblema razzista nella bandiera.

Mario Bonito