Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è pronto ad annunciare la data del ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan: 11 settembre 2021, esattamente vent’anni dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Inizialmente il ritiro era previsto per il primo maggio 2021, una scadenza che l’ex presidente Donald Trump aveva concordato nell’accordo di Doha, febbraio 2020, con i talebani. Con i 2.500 americani (ma potrebbero essere anche 1.000 in più) torneranno a casa anche i circa 7000 militari dei Paesi della Nato, tra cui quasi 800 soldati italiani, impegnati dal 2015 nella missione Operazione sostegno risoluto.
Nonostante gli sforzi diplomatici e interni per promuovere il dialogo tra governo di Kabul e talebani, attualmente il Paese sta attraversando un periodo piuttosto critico. L’intesa di Doha, Qatar, non ha realmente messo fine alle violenza sul campo. Bisognerà ora vedere come i talebani reagiranno allo slittamento della data, spostata da maggio a settembre, per il ritiro delle truppe americane.
Conferenza in Turchia
Intanto dal 24 aprile al 4 maggio a Istanbul si terrà una conferenza internazionale, sotto l’egida dell’Onu, per parlare del processo di pace in Afghanistan. Un incontro, in cui si è discusso sulla questione, si è già tenuto il 18 marzo a Mosca. In quell’occasione Russia, Cina, Stati Uniti e Pakistan, gli stati maggiormente coinvolti nei negoziati, avevano firmato una dichiarazione congiunta in cui si chiedeva, tra le altre cose, la riduzione delle violenze e la garanzia di “una soluzione politica durevole e giusta”.