La task force sul coronavirus della Casa Bianca ha presentato ulteriori linee guida che gli Stati devono seguire per la riapertura delle economie. Riapertura che dovrà avvenire “il più velocemente possibile, ma in modo sicuro per tutti”, ha detto il presidente Donald Trump nel briefing di lunedì.
Il programma, presentato dal capo della commissione medica della Casa Bianca Deborah Birx, è diviso in otto parti, raggruppate in tre fasi, di cui due già completate dagli Stati Uniti.
“Il progetto stabilisce i ruoli e le responsabilità per rafforzare il rapporto tra il settore privato e quello pubblico, riunendo Stati e governo locali con il governo federale per garantire che possiamo realizzare e raggiungere i principali obiettivi”, ha detto la Birx.
La prima fase si è concentrata sui test: lo sblocco della piena capacità di ogni Stato, l’aumento del numero di sedi per i test e la capacità di raccogliere campioni, prove e forniture di laboratorio. Il vicepresidente Mike Pence ha segnalato che negli Stati Uniti sono stati effettuati più di cinque milioni di tamponi.
Infine la prima fase richiede che i Centri per il controllo e prevenzione della malattia collaborino gli Stati e i governi locali per garantire che possano tracciare rapidamente ogni caso sintomatico e asintomatico per controllare e prevedere la diffusione del virus.
La seconda fase prevedeva il rafforzamento della capacità di effettuare tamponi sia nel settore pubblico che privato.
La terza e ultima fase prevede una stretta collaborazione tra governo federale e Stati per consentire la graduale riapertura delle attività non essenziali, delle scuole e di tutti gli altri servizi.
Lunedì il Nevada, il Colorado, la California, l’Oregon e Washington hanno già aderito al Patto degli Stati del Pacifico per coordinare la riapertura.
Mario Bonito