John Lewis, deputato della Georgia dal 1986 e uno dei leader del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti, è morto ieri, venerdì 17 luglio, all’età di 80 anni.
Lewis è stato “un gigante del movimento dei diritti civili la cui bontà, fede e coraggio hanno trasformato la nazione”, ha detto la speaker della Camera Nancy Pelosi. Lo scorso dicembre aveva annunciato di avere un tumore al pancreas: “Ho lottato per quasi tutta la mia vita, per la libertà, l’eguaglianza, i diritti umani, ma non ho mai fronteggiato una lotta come questa che ora sto affrontando”.
Lewis nacque nel 1940 a Troy, in Alabama, ed era uno dei Big Six, cioè i sei principali leader del movimento per i diritti civili degli aforamericani, tra i quali vi era anche Martin Luther King Jr. Era l’unico ancora in vita.
Fu fondatore e presidente dello Student Nonviolent Coordinating Committee (Sncc) e contribuì a organizzare la marcia di Washington, dove, il 28 agosto 1963, Martin Luther King pronunciò il celebre “I have a dream”.
Lewis, ha detto l’ex presidente Barack Obama, il primo afroamericano, “nel corso dei decenni ha dato tutto se stesso alla causa della libertà e giustizia e ha ispirato intere generazioni a seguire il suo esempio”.
“Quando sono stato eletto presidente degli Stati Uniti – ha poi raccontato – l’ho abbracciato sul palco dell’inaugurazione e gli ho detto che ero lì solo grazie ai sacrifici che lui aveva fatto”.
Nel 2011 Obama conferì a Lewis la President Medal of Freedom, la massima onorificenza civile americana.