I presidenti di Stati Uniti e Cina, rispettivamente Joe Biden e Xi Jinping, hanno parlato al telefono per la prima volta dall’insediamento di Biden alla Casa Bianca. La chiacchierata è stata tutto sommato tranquilla. Il leader cinese ha ribadito che uno “scontro sarebbe disastroso per entrambi e per il mondo” e che i due Paesi dovrebbero intraprendere un dialogo “costruttivo” per prevenire “incomprensioni ed errori”.
Incomprensioni che, però, non sono mancate. In particolare sono stati trattati diversi temi caldi: la situazione a Hong Kong (dove a luglio è stata approvata la legge sulla sicurezza nazionale), a Taiwan (provincia ribelle) e la condizione degli uiguri nello Xinjiang, regione a nord-ovest della Cina. Su queste questioni, Biden ha detto di essere “molto preoccupato”. Dura la risposta di Xi Jinping: “Sono affari interni che riguardano la sovranità e l’integrità territoriale della Cina”.
I due hanno toccato anche altre faccende importanti: clima, pandemia, proliferazione degli armamenti ed economia. Riguardo a questo ultimo punto, Washington ha manifestato i suoi timori per le “pratiche economiche coercitive e scorrette” di Pechino.
Mario Bonito