Super Tuesday dominato da Hillary Clinton e Donald Trump, che hanno vinto in 7 dei 13 Stati in cui si sono svolte le primarie. Si va verso lo scontro epocale tra i due. Anche se ancora non è definitivo, sul fronte democratico non è concluso il match per Bernie Sanders, il senatore è riuscito ad avere la meglio in 4 Stati: Vermont, Colorado, Minnesota e Oklahoma. In casa repubblicana Ted Cruz vince in Texas. Sempre terzo in tutti i fronti, tranne in Minnesota, Marco Rubio. Clinton ha vinto in Texas, Georgia, Virginia, Alabama, Arkansas, Tennessee, e Massachusetts. Ha vinto anche nei territori delle Samoa americane. Nel suo discorso ha attaccato Trump e sottolineato di come lAmerica sia sempre stata forte, ma occorre unirla ancora di più. Questa notte è chiaro che la posta in gioco in queste elezioni è altissima, cercare di dividere l’America tra noi e “loro” pizzica Trump per il discorso sul muro tra Stati Uniti e Messico – è sbagliato, e noi non lo permetteremo. Sappiamo che abbiamo del lavoro da fare, ma non si tratta di rendere l’America di nuovo grande, perché non ha mai smesso di esserlo – ha affermato – dobbiamo rendere l’America unita, dobbiamo riempire le fratture che sono state create”. La notte scorsa, Trump ha vinto in Alabama, Georgia, Massachusetts, Tennessee, Virginia, Arkansas e Vermont. Si aspettano ancora i risultati definitivi in Alaska. “Io sono un riunificatore evidenzia Trump nel proprio discorso – quando avremo finito le primarie,andrò contro una sola persona, e questa sarà Hillary Clinton. Noi diventeremo un partito migliore, noi saremo un partito unito, molto più grande, ilnostro partito si sta espandendo. Secondo le prime stime, in casa democratica, Clinton avrebbe portato a casa, la notte scorsa, almeno 334 delegati contro 145 di Sanders. Per vincere la nomination democratica sono necessari 2383 delegati, ma bisogna ricordare che vi sono anche i cosiddetti super delegati, che non vengono eletti, e tra questi Clinton ha già la schiacciante maggioranza di 882 a 232.
D.T.