“Abbiamo messo una serie di punti sulla proprieta’, la qualificazione dell’indissolubilita’ tra lo stadio e la societa’ sportiva della Roma. In questo pool, – ha aggiunto Panecaldo – composto da me, Stampete (presidente Commissione Urbanistica), Cesaretti (presidente Commissione Mobilita’), Coratti (presidente Asemblea capitolina), l’assessore Caudo, affronteremo i temi della proprieta’, dell’accessibilita’ e della mobilita’”. Per il coordinatore di maggioranza “e’ stata la prima riunione vera e abbiamo inquadrato i temi generali ed e’ stata molto interessante anche nei contenuti”. A chi gli ha poi chiesto quali fossero gli altri nodi oltre alla proprieta’, Panecaldo ha risposto: “C’e’ il tema delle opere pubbliche e su questo diciamo una cosa banale, ovvero che le opere che qualificano il pubblico interesse devono esserci tutte e tutte realizzate. Basta che una sola opera venga meno he per noi decade l’interesse pubblico”. Le opere che vengono dichiarate “strettamente qualificanti devono partire con la prima partire della Roma”, ha sottolineato Panecaldo aggiungendo: “Ora ci sara’ un lavoro di tipo tecnico-giuridico da fare”. A chi poi chiedeva sul tema delle cubature, Panecaldo ha aggiunto: “Per me non e’ metro cubo che qualifica l’intervento, e’ l’accessibilita’ e l’ecosostenibilita’. Quell’area e’ gia’ edificabile per 300mila metri cubi”. Sulla delibera “c’e’ un processo di democratizzazione. Il documento verra’ pubblicato e i cittadini potranno fare le loro osservazioni che noi manderemo alla Regione per la Conferenza dei servizi che decidera’”, ha concluso il consigliere di maggioranza.
