Se ne è parlato lungamente in questi ultimi giorni, del vaccino russo ‘Sputnik’ (per altro da subito caldeggiato da Matteo cassetti), ma a che punto è l’Ema, l’ente regolatore chiamato a darne il via libera anche in Europa? Oggi è giunta la notizia, confortante, che – grazie anche all’Aifa – entro due settimane con ogni probabilità lo ‘Sputnik’ potrebbe arrivare a rinforzare l’azione di contrasto al Covid, al fianco dei sieri Pfizer, Moderna ed AstraZeneca.
‘Sputnik’: la Regione Lazio sta lavorando per assicurasi un milione di dosi
In particolare saranno i cittadini del Lazio a beneficiarne per primi, visto che l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, ha annunciato che il Lazio starebbe già lavorando per assicurarsi qualcosa come un milione di dosi del vaccino russo. Una decisione che, a quanto sembra, l’assessore avrebbe già illustrata al governo già nel vertice tenutosi stamane con i governatori, ed i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali), e Roberto Speranza (Salute).
‘Sputnik’: molto probabilmente sarà prodotto e poi distribuito dal Lazio
Questo perché dopo aver attentamente analizzato il vaccino russo, si è giunti alla conclusione che vi sono le premesse per avviarne – in collaborazione don la Russia – la produzione e la distribuzione direttamente nel Lazio.
Una possibilità emersa e confermata dopo un lungo incontro che ha visto seduti intorno al tavolo sia i tecnici dell’Istituto Spallanzani (diretti da Francesco Vaia), che alcuni rappresentanti dell’Istituto di Mosca.
Max