La Fase 2 entra nel vivo, le restrizioni allentate e la normalità di ritorno in modo graduale. Dal 18 maggio si dirà addio con tutta probabilità alle autodichiarazioni e la maggior parte delle attività tornerà ad alzare le serrande. Bisognerà invece aspettare per lo spostamento tra Regioni, al momento consentito solo per motivi di stretta necessità.
Sarà così ancora per diverso tempo, come ha dichiarato il premier Giuseppe Conte nella conferenza di presentazione del decreto rilancio. Da lunedì 18 maggio saranno quindi consentiti gli spostamenti liberi all’interno della propria Regione ma non ci si potrà ancora spostare nelle altre. L’indicazione era trapelata già nelle scorse ore e confermata dal premier.
Passare da una Regione diversa con una situazione epidemiologica differente in un momento in cui le attività stanno riaprendo in larga scala portando milioni di persone a spostarsi potrebbe innalzare la curva di rischio di contagio. È questo il motivo per cui il Governo è ancora tiepido sulla questione, come ha affermato Conte: “Abbiamo avuto un incontro con le Regioni con il ministro Boccia. Le Regioni ci hanno prospettato, quasi tutte, l’esigenza che questi spostamenti interregionali rimangano congelati o limitati al massimo, almeno in questa fase”.
Ha spiegato il premier: “Non abbiamo adottato ancora il nuovo decreto, ma posso preannunciare, ricordando che era una richiesta non unanime ma maggioritaria dalle Regioni, che mi sembra una richiesta ragionevole. Ci avviamo a una ripartenza pressoché completa, è bene che non ci siano troppi trasferimenti interregionali che potrebbero condizionare una valutazione della curva epidemiologica”, ha concluso Conte, che quindi rimanda la decisione alle prossime settimane.