“Non solo impianti vecchi, sullo sport ci sono pure politiche da Medioevo. Quello che ha detto Malagò sulle strutture sportive in Italia è verissimo, in troppi casi sono vetuste o mancano del tutto. Ma il problema è anche un altro: a mancare sono proprio le idee. Pochissimi pensano alle esigenze e alle preferenze dei giovani.
Eppure basterebbe farsi un giro in una qualsiasi grande città per capire che c’è voglia di skate park, di piazze per la break dance, di spazi per i nuovi sport emergenti. Basterebbe anche farsi un giro in rete per fare un confronto col resto del mondo: Londra, Parigi e Barcellona hanno almeno 19 skate park segnalati; Los Angeles 18; Lisbona ‘solo’ 15. Roma? Non arriva a tre.
Per non parlare delle palestre scolastiche che, quando vengono ristrutturate, restano comunque ferme al palo, con attrezzature vetuste. Mentre i ragazzi sognano il basket freestyle, la scuola gli ripropone il ‘salto della cavallina’.
In Italia manca una comprensione degli sport che stanno emergendo tra i giovani, manca un’ottica di livello internazionale. Il Governo deve avere l’apertura mentale necessaria a dare una svolta: altrimenti l’innovazione può partire solo dagli Enti locali e dall’impegno sul territorio“.
Così, in una nota, il Rappresentante al Consiglio Nazionale M5S per la Circoscrizione Centro Italia e Vice Presidente dell’Assemblea Capitolina, Paolo Ferrara.
Max