Con l’approvazione della mozione per intitolare piazza Zaccaria Papa a Mario Delle Cave, l’Assemblea capitolina vuole ricordare la giovane promessa del basket scomparso il 7 settembre 2011 all’età di 18 anni a causa di un incidente stradale.
Atleta della Società Sportiva Stella Azzurra Roma, aveva iniziato a praticare il basket, sotto gli occhi attenti del prof. Claudio Ortale, presso il Centro Sportivo Municipale organizzato dalla ASD Basket Primavalle nel quartiere dove era nato. Proprio a Primavalle quanto prima ci sarà una piazza a lui dedicata, esattamente nel luogo dove la comunità degli amici e degli sportivi, profondamente colpita dalla sua prematura scomparsa, gli ha già voluto dedicare un murales.
“Ho fortemente voluto portare in Aula questo atto a mia prima firma, condiviso anche dai consiglieri Svetlana Celli, Andrea Alemanni, Riccardo Corbucci, Daniele Parrucci, Alessandro Luparelli e Dario Nanni, perché la storia di Mario Delle Cave ci insegna che lo sport soprattutto in contesti sociali e familiari difficili può diventare elemento di riscatto, inclusione, integrazione e partecipazione – spiega Bonessio – In un periodo come quello attuale caratterizzato da un profondo disagio giovanile alimentato da precarietà, incertezza, assenza di punti di riferimento, dall’inadeguatezza delle agenzie educative ad assolvere al loro ruolo, lo sport può diventare un potentissimo strumento di lotta e prevenzione. Per questo come Amministrazione ci stiamo impegnando per prevedere maggiori investimenti e per promuovere, come ormai è sancito anche dalla Costituzione del nostro Paese, il valore della pratica sportiva in favore di tutti i cittadini. Con questo atto l’Assemblea capitolina rende omaggio alla memoria del giovane campione della pallacanestro romana e nazionale e conferma anche il massimo impegno nel promuovere la cultura della sicurezza stradale attraverso azioni concrete di prevenzione, controllo e repressione. Un lavoro continuo e permanente che deve incidere sull’assunzione di comportamenti consapevoli e responsabili”.
Max