Sport e Mic: i vantaggi per andare a teatro

    Si mescolano le arti e le passioni a Roma: chi vede rugby o ha la tessera Mic può andare gratuitamente a teatre o nei musei.
    Come aprire il teatro anche a coloro che amano altri ambiti dell’intrattenimento. A Roma chi era in possesso del biglietto della partita Italia – Galles del torneo di Rugby Guinness Sei Nazioni 2019 potrà scoprire gratuitamente le bellezze museali conservate all’interno dei Musei Capitolini, della Centrale Montemartini, dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, del Museo dell’Ara Pacis, del Museo di Roma, del Museo di Roma in Trastevere, dei Musei di Villa Torlonia, della Galleria Comunale d’Arte Moderna e del Museo Civico di Zoologia.
    Non solo teatro dunque. Per i possessori della MIC card è gratuito l’accesso ai Musei Civici e ai siti archeologici e artistici della Sovrintendenza Capitolina. Sono inoltre gratuite le visite e le attività didattiche che rientrano nel biglietto d’ingresso al museo, a esclusione delle mostre Marcello Mastroianni al Museo dell’Ara Pacis e Il Sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961 al Museo di Roma. La MIC è la card che al costo di 5 euro permette l’ingresso illimitato negli spazi del Sistema dei Musei Civici di Roma per 12 mesi. Con la MIC sono gratuite le visite e le attività didattiche che rientrano nel biglietto d’ingresso al museo a cura dei funzionari della Sovrintendenza Capitolina, mentre non sono comprese le mostre al Museo di Roma a Palazzo Braschi e al Museo dell’Ara Pacis. Per informazioni www.museiincomuneroma.it
    E ancora. Le proposte del Teatro di Roma nel week end danno appuntamento al Teatro Argentina con Turandot, rivisitazione del grande classico per la regia di Marco Plini, che si confronta con la tradizione dell’Opera di Pechino. La raffinata arte attoriale cinese, sublime mescolanza di recitazione, danza e canto, abbraccia uno sguardo prospettico e un gusto visionario d’invenzione tutta italiana. Al Teatro India in scena un classico shakespeariano, Il Racconto d’inverno per la regia di Andrea Baracco, che intesse sapientemente i temi tipici del bardo rilanciandone l’opera attraverso una rilettura originale. Un testo ostinato, che non si lascia chiudere in un’unica, definitiva forma, e diventa una sorta di mostro a tante teste e dalle molte lingue, pieno di spazi bianchi e salti temporali, che obbliga lo spettatore ad abbandonarsi e lasciarsi sedurre dal gioco favolistico. Sempre al Teatro India la Compagnia Nest, il collettivo di giovani artisti di San Giovanni a Teduccio, invade il palcoscenico con Dittico Nest per parlarci della periferia «est» di Napoli, gioiello d’arte e vitalità italiana profondamente segnata dalla piaga della camorra. In scena il primo spettacolo del Dittico, Gli Onesti della Banda, sorprendente riscrittura della sceneggiatura di Age e Scarpelli de La banda degli onesti con Totò e Peppino, per la regia Giuseppe Miale di Mauro. Al Teatro Valle prosegue Gli Spazi Segreti dell’Odin Teatret, una mostra installazione sulla compagnia fondata da Eugenio Barba nel 1964. Installazioni, proiezioni video, film e scenografie illustrano diversi aspetti della relazione della storica compagnia con lo spazio.