“Il Marocco non ha spiato il presidente Emmanuel Macron. Non ha spiato l’ex premier o membri del governo. D’altra parte, non ci sono elementi che lo attestino. La relazione tra Francia e Marocco è particolare, costruita sulla storia, su legami umani e culturali estremamente forti, su interessi comuni”. A dichiararlo, in un’intervista al ‘Journal Du Dimanche’, è l’ambasciatore del Marocco in Francia, Chakib Benmoussa, per il quale “esistono reti ostili al Marocco in Francia e altrove, che seguono una logica di destabilizzazione”.
Quanto allo spyware Pegasus prodotto dall’israeliana Nso – al centro della vicenda – “il Marocco ha negato di averlo acquistato già diversi mesi fa e in modo categorico. Nel giugno 2020, Amnesty International ci ha accusato di sorvegliare i giornalisti in Marocco utilizzando tale applicazione. Il capo del governo aveva già smentito tali fatti e aveva chiesto in una lettera alla Ong di fornire prove a sostegno delle sue accuse. Una richiesta rimasta senza risposta”, ha dichiarato.