Dagli spostamenti, alle amicizie fino alle abitudini sessuali. Questo fu il caso Sifar: 35 mila fascicoli in cui politici, giornalisti, sindacalisti, militari, fino al Papa stesso, erano schedati per ordine del generale Giovanni De Lorenzo. A raccontare queste e altre storie dellintellingence italiano è Antonella Colonna Vilasi autrice di Storia dei Servizi segreti italiani. DallUnità dItalia alle sfide del XXI secolo, pubblicato dalla casa editrice Città del Sole Edizioni.
Per la prima volta una storia dei Servizi segreti italiani scritta da una donna, un libro che racconta fatti storici che spaziano dalla situazione del nostro Paese allo spionaggio internazionale, dal Medio Oriente al terrorismo, dal fondamentalismo religioso alla Primavera araba.
Antonella Colonna Vilasi è presidente del Centro Studi sullintelligence (UNI). È stata la prima autrice europea ad aver pubblicato una trilogia sui temi dellintelligence. Collabora con numerose riviste scientifiche, nelle quali pubblica articoli su intelligence e sicurezza. Insegna intelligence in numerose agenzie ed università. È professore ordinario americano e visiting professor di intelligence a Atene, Bucarest, Londra, Madrid, Malta, Parigi e Tirana.
Il libro presentato nel corso dellEstate Tuscolana contiene le interviste ai protagonisti dei servizi del nostro paese: ex direttori dellintellicenge, ex capi di Stato Maggiori e generali dArmata. Segreti di stato, servizi deviati, rapporto stato-mafia, fondi spariti e come sono cambiati i servizi con il nuovo assetto mondiale e le nuove tecnologie queste e molte altre le domande poste dal moderatore Andrea Palladino allautrice del libro.
Giornalista de Il Fatto Online e dellEspresso, autore dellinchiesta Lultimo viaggio di Ilaria Alpi e del libro Trafficanti, Andrea Palladino ha chiesto allautrice quanto abbia contato linfluenza degli Stati Uniti dAmerica nel nostro paese. Per Antonella Colonna Vilasi lintelligence americana governava grazie alla vittoria nel Secondo Conflitto Mondiale: LItalia era la scacchiera su cui giocavano le potenze mondiali, tutte con un unico obiettivo: impedire al partito comunista di salire al potere.