Quanto costa mantenere un sito web? Sono moltissime le persone che, allettate dalla possibilità di aprire un sito Internet, si pongono questa domanda: nella grande maggioranza dei casi si tratta di manager e imprenditori, ma non sono da meno neppure i semplici privati che intendono avviare un progetto personale.
Cerchiamo dunque di rispondere in modo dettagliato in modo che il quadro dei costi da sostenere sia complessivamente chiaro.
Gli elementi fondamentali: l’hosting e il dominio
Dal punto di vista tecnico, affinché un sito Internet possa esistere e possa essere online sono fondamentali due aspetti: l’hosting, ovvero lo spazio server che viene fornito dal provider, e il dominio, quindi l’indirizzo web del sito.
Nella grande maggioranza dei casi i provider propongono un prezzo univoco, un pacchetto che ingloba sia l’hosting che il dominio che si intende associare.
I prezzi, ovviamente, variano da provider a provider, tuttavia si può affermare senza esitazioni che non si tratta affatto di una grossa spesa, nell’ordine di alcune decine di euro all’anno; va peraltro sottolineato che alcune aziende del settore, come TopHost, offrono degli speciali servizi di hosting condiviso che riducono ulteriormente la spesa senza che la qualità del servizio ne risenta in alcun modo.
Acquistare un dominio privato in vendita
Quanto detto fino ad ora vale nel caso in cui il dominio d’interesse sia libero: qualora esso invece sia già acquistato da qualcuno, e sia in vendita, il costo complessivo del binomio composto da hosting e dominio può salire.
Le società, o anche i privati, che possiedono dei domini particolarmente adatti al progetto che altre aziende intendono avviare possono venderli ricavandone un guadagno, e questo mercato è piuttosto vivo.
Nella grande maggioranza dei casi, tuttavia, quando si realizza un sito Internet si opta per un dominio inutilizzato.
I costi di “start up” del sito Internet
I costi imprescindibili per la gestione di un sito Internet sono soltanto questi due, tuttavia è possibile associare diversi servizi a questo pacchetto i quali, inevitabilmente, vanno ad incrementare la spesa complessiva correlata a quest’investimento digitale.
Anzitutto, se si sceglie di far realizzare da qualcuno il sito Internet sul piano grafico e strutturale, bisognerà considerare questo costo “di start up”; non va tuttavia dimenticato che installando un CMS, oppure acquistando un pacchetto con CMS già incluso, si può anche realizzare un sito Internet in modo autonomo senza avere delle conoscenze specifiche di programmazione.
L’intervento di un professionista, ad ogni modo, è consigliato laddove si abbiano specifiche aspettative sul piano della grafica e delle funzionalità.
I costi correlati alla produzione di contenuti
Esistono anche altri costi di mantenimento che devono essere previsti, pur non essendo tecnicamente indispensabili.
Un buon sito Internet deve essere aggiornato, dunque deve essere arricchito nei suoi contenuti, di conseguenza sarà necessario prevedere il costo per un Content Manager che possa occuparsene.
Il discorso non cambia nel caso in cui si provveda autonomamente allo svolgimento di tale attività: il costo non sarà economico, ma comporterà comunque una spesa in termini di tempo e di lavoro.
I costi per le attività di Web Marketing
Per garantire a un sito Internet una buona visibilità in rete, inoltre, si possono attuare una serie di strategie di Web Marketing mirate, come ad esempio le ottimizzazioni SEO.
Le attività di SEO hanno come finalità quella di conferire al sito web una collocazione migliore tra i risultati di Google, e questo, come si può ben immaginare, è destinato a incrementare in modo importante il numero di accessi al sito.
Se si vuol rendere più competitivo il sito Internet, dunque, può essere utile prevedere delle spese ulteriori, spese che non sono necessarie, certo, ma che sono alquanto opportune se si desidera raggiungere dei risultati notevoli.