L’occhio dei satelliti dallo spazio puntati sulle nostre ricchezze artistiche
per garantire – grazie anche alle tecnologie spaziali, a droni e 5G – il monitoraggio e la conservazione dei beni culturali immobili del nostro Paese allargando anche il perimetro del settore turistico nazionale. Sono questi gli obiettivi dei progetti Vadus, Space to Tree, Amor e Pomerium illustrati oggi nel corso della “Presentazione dei Progetti Esa 5G for L’Art e del MoI Esa- Mic per il monitoraggio e conservazione dei beni culturali immobili”. I quattro progetti sono sostenuti dalla Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito del programma Artes dell’Agenzia Spaziale Europea e i nuovi orizzonti tecnologici di Esa, Asi e Mic stati presentati dal Sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali, Lucia Borgonzoni, dal Direttore per le telecomunicazioni Agenzia Spaziale Europea, Elodie Viau, e dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia. Gli interventi sono stati introdotti e morati da Maria Cristina Falvella, Presidente della Fondazione E. Amaldi- Ambassador for ESA Business Applications in Italy, mentre a presentare i dirigenti delle rispettive aziende capofila dei progetti è stato Alberto Tuozzi dell’Agenzia Spaziale Italiana.
I 4 progetti presentati oggi da Esa, Asi e Mic “sono progetti di tutela e di fruizione del nostro patrimonio, ma anche occasioni di nuove possibilità di lavoro. Da sottosegretario ho cercato di adoperarmi per mettere a sistema queste conoscenze e far sì che il modello della tutela del patrimonio secondo la scuola italiana possa essere potenziato e migliorato” ha commentato il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. “E’ un dovere per noi, che abbiamo un così grande patrimonio, elaborare modelli virtuosi ed esperienze che possano essere adottate ed implementate anche da altri Stati” ha sottolineato Borgonzoni. “L’Italia -ha osservato il Sottosegretario- ha un patrimonio immenso, ma fragile e fortemente soggetto non solo al cambiamento climatico, ma anche al dissesto idrogeologico, all’erosione delle coste ed altri fenomeni che colpiscono i nostri territori. Per tutelare il patrimonio artistico del nostro Paese nel miglior modo possibile, abbiamo cominciato con un progetto speciale per il Colosseo e poi abbiamo lavorato per aumentare i fondi disponibili per il monitoraggio multisistema, con droni, satelliti, intelligenza artificiale, realtà aumentata e 5G. Il percorso è lungo e chiederemo al resto del Governo di sostenere queste attività con ulteriori fondi aggiuntivi, perché la tutela del nostro patrimonio storico è un tema centrale per tutto il nostro Governo”
I progetti Vadus, Space to Tree, Amor, Pomerium sono incentrati sulla realizzazione di sistemi di monitoraggio avanzati per il patrimonio culturale, con l’integrazione di diverse metodologie e tecnologie per estrarre informazioni a valore aggiunto atte a supportare le attività dell’Ente Gestore, in particolare le attività relative alla pianificazione e gestione delle manutenzioni. Gli scenari di rischio affrontati con le tecnologie previste dai progetti prevedono in particolare la stabilità del suolo e dei manufatti, l’impatto delle attività antropiche, l’analisi della vegetazione infestante, le analisi della concentrazione ed effetto degradante di agenti inquinanti nell’ambiente urbano. I quattro progetti, che sono stati autorizzati a maggio del 2020, sono stati selezionati con un bando in base ad un accordo dell’Agenzia Spaziale Europea con l’Agenzia Spaziale Italiana con Roma Capitale, Università dell’Aquila, Regione Abruzzo e Municipalità di L’Aquila e Municipalità di Torino. Il perimetro delle istituzioni coinvolte è valorizzare la possibilità di integrazione tra lo spazio e le reti 5G in vari campi di applicazioni ed aeree di interesse manifestate dalle istituzioni italiane citate. L’emissione del bando è stata preceduta quindi dalla raccolta di requisiti di interesse istituzionale e sulla identificazione di 4 aree tematiche: Forze dell’ordine e risposta alle emergenze; Eredità culturale; Monitoraggio della salute strutturale e modellizzazione del rischio; Trasporto intelligente.
“Gli strumenti spaziali vengono utilizzati per la tutela dei Beni culturali da molto tempo, l’Asi collabora con il ministero della Cultura da tempo sia direttamente che attraverso gli strumenti gestiti dall’Esa” ha rilevato il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia. “Il programma Artes sta diventando un importante strumento per attuare nuove idee” ed “i programmi presentati al Mic sono una ottima dimostrazione” delle applicazioni delle attività spaziali e “permettono il coinvolgimento di un’intera filiera e l’Italia è molto efficiente con la sua filiera industriale fatta da grandi industrie nazionali ma anche nuovi player e piccole startup” ha aggiunto il presidente dell’Asi.
Ecco i 4 programmi: Il progetto
Pomerio vede in campo e-Geos, una società costituita da Telespazio (80%) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (20%), che ha sottoscritto un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea. Si tratta di un progetto per la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale del centro storico di Roma grazie a satelliti, droni e alla rete 5G. Il progetto sarà portato avanti da e-Goes con Arakne, Adpm, Emersum, Cistec, Dbw, e mira a implementare un sistema di monitoraggio e gestione dei beni culturali a supporto delle attività di gestione ordinaria e straordinaria. Il sistema si baserà sull’integrazione di diverse tecnologie: satellite, Rpas, monitoraggio IoT in situ, riconoscimento di immagini e modellazione avanzata. La dorsale di comunicazione che collega i diversi componenti farà leva sulla tecnologia 5G, in particolare sulle elevate capacità di trasmissione dati. I servizi di geolocalizzazione saranno assicurati da Gnss Systems. Il progetto dimostrativo si concentrerà sull’intero sito di prova dell’area Patrimonio dell’Umanità Unesco di Roma.
Il progetto Vadus – Accesso Virtuale e Digitalizzazione per Siti Irraggiungibili – guarda alla crescita e alle nuove sfide del turismo culturale e mira a sviluppare e dimostrare una nuova serie di applicazioni per l’arricchimento dell’esperienza di visita dei turisti basata sulla convergenza delle tecnologie di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale e dei servizi 5G e satellitari. Il progetto è guidato da Next Ingegneria
dei Sistemi con Citera, Enea, “Sapienza University”, Telecom Italia, Archeological park of Ostia Antica, Archeological park of Colosseo.
Il progetto SpaceTo Tree guidato da Digimat e cui partecipano Cnr Ispx (Ex Ibam) e Cnr Imaa – punta a progettare, realizzare, testare e validare un Sistema di Allerta dedicato per il monitoraggio del verde pubblico, in particolare di quelli localizzati all’interno di aree di rilevanti siti storici e culturali e vedrà in campo anche i satelliti Sentinel 2 e Prisma.
Il progetto Amor (Servizi avanzati di osservazione e multimedia per l’ecosistema del patrimonio culturale di Roma) é guidato da Nais e vede la partecipazione di Coopculture, Iscr, Cnr, Esri, Nitel. Amor punta a sviluppare servizi sostenibili per la salvaguardia e la fruizione dei Beni Culturali collocati in centri storici ricchi e densi interessati da una significativa pressione antropica, rappresentata soprattutto da ingenti flussi di visitatori. I servizi saranno realizzati anche attraverso l’integrazione, tramite sviluppo di interfacce e adattatori specifici di servizi a valle dei Sistemi Satellitari (sia di Osservazione della Terra che di Posizionamento) e Servizi di rilevamento multispettrale e radar tramite Uav (Unmanned Aerial Vehicle) e Gpt (Ground Penetrating Radar); o Servizi di comunicazione 5G. (di Andreana d’Aquino)