E’ la città di Milano a conquistare il ruolo di sede della 75ma edizione dell’International Astronautical Congress (Iac) 2024, la più importante manifestazione mondiale nel settore dello Spazio. A dare l’annuncio il Comitato promotore della candidatura del capoluogo lombardo, costituito dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), dall’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (Aiddaa) quale rappresentante del mondo accademico, Leonardo in qualità di campione dell’industria aerospaziale italiana e Aim Group internazionale in qualità di professional congress organiser. La candidatura della città di Milano è stata supportata in modo determinante dal Governo italiano, attraverso il coordinatore del Comitato interministeriale per le politiche spaziali e dalle istituzioni locali, in particolare dal Presidente della Regione Lombardia e dal Sindaco di Milano. L’edizione 2024 ruoterà, inoltre, intorno ai temi della diversità e dell’inclusività. Milano ha battuto la concorrenza di importanti città candidate come Budapest (Ungheria), San Paolo (Brasile), Siviglia (Spagna) e Adelaide (Australia), venendo selezionata dagli oltre 400 delegati dell’Assemblea Generale dell’International Astronautical Federation (Iaf) provenienti da 73 paesi del mondo e riuniti a Dubai dal 25 al 29 ottobre per la 72ma edizione dello Iac.
Lo Iac, il più importante congresso mondiale del settore spaziale, è organizzato ogni anno dalla Federazione Astronautica Internazionale (Iaf), fondata nel 1951, e che comprende ad oggi 73 Paesi membri, rappresentati da tutte le principali agenzie spaziali, aziende, centri di ricerca, università, società, associazioni e musei. L’arrivo dello Iac nel capoluogo lombardo “è una vittoria del settore spaziale italiano nel suo complesso, un risultato che premia le eccellenze di Milano e riconosce il ruolo di primo piano dell’Italia nella Space Economy globale” e Milano, sottolineano i promotori, “vanta un florido e consolidato ecosistema spaziale composto da industrie, Pmi e start-up, centri di ricerca e università che contribuiscono all’innovazione e allo sviluppo tecnologico di vari programmi spaziali internazionali”.
“Il percorso di vari mesi che ci ha portato a questa prestigiosa vittoria è stato un bellissimo esempio di come il sistema Italia funzioni con grande efficacia nel settore spaziale. Il Comitato di selezione ha premiato la rigorosità ed accuratezza della nostra candidatura, riconoscendo indirettamente la leadership italiana nell’attuale scenario spaziale internazionale” ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia. “L’Agenzia Spaziale Italiana – ha commentato ancora – ha deciso con entusiasmo di supportare e contribuire alla candidatura del ‘Team Italia’ con la proposta di Milano, mettendo a frutto l’importante rete di relazioni internazionali e la propria visione sul futuro delle attività spaziali, per attrarre consenso. Non possiamo essere più soddisfatti del risultato ottenuto per l’Italia”. Ed esulta anche la grande industria spaziale italiana. L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha parlato di una “vittoria per Milano, per la Lombardia, per l’industria spaziale nazionale e per l’intera filiera”. “Come Leonardo siamo particolarmente orgogliosi: abbiamo abbracciato e sostenuto la candidatura con convinzione perché – ha detto Profumo – crediamo che il valore dello Spazio, dove da anni giochiamo un ruolo da protagonista a livello internazionale, sia fondamentale e strategico per il futuro dell’innovazione tecnologica al servizio del Paese e della sua crescita sostenibile”. Plaude anche Erasmo Carrera, presidente Aiddaa: “Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a convincere l’assemblea generale dello Iaf a scegliere l’Italia e la città di Milano per ospitare la 75esima edizione del congresso. Questo è stato possibile solo grazie ad un sinergico sforzo organizzativo che ha portato alla presentazione di una proposta di candidatura impeccabile e completa in ogni sua parte”.
Il motto scelto per lo Iac75 è ‘Responsible Space for Sustainability’, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale su un uso più consapevole e responsabile dell’ambiente spaziale. Con la proliferazione del numero di missioni in orbita e l’emergere di grandi costellazioni composte da centinaia di satelliti, aumenta il rischio di collisione tra oggetti nello spazio. Questo, spiega una nota, non solo crea nuovi pericolosi detriti spaziali, ma potrebbe comprometter il corretto funzionamento dei sistemi satellitari da cui dipendono numerose attività della nostra vita quotidiana: dai servizi di telecomunicazione, ai trasporti, dal monitoraggio ambientale alla sicurezza. Per l’Italia sarà la quinta volta che lo Iac si svolgerà nel nostro Paese. La prima edizione in Italia dell’International Astronautical Congress si tenne a Roma nel 1956 e ne seguirono altre tre: ancora a Roma nel 1981, a Torino nel 1997 e l’ultima a Napoli nel 2012. La comunità spaziale italiana ha sempre partecipato attivamente allo Iac attraverso la presenza alla manifestazione, la presentazione di ricerche e l’organizzazione di conferenze e dibattiti.
(di Andreana d’Aquino)