(Adnkronos) –
E’ iniziata la seconda missione spaziale di Samantha Cristoforetti e da oggi prenderà il via il programma Minerva, una missione che conta decine e decine di esperimenti scientifici internazionali e tra questi 6 sono test italiani grazie all’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana guidata da Giorgio Saccoccia. Dopo la missione Futura del 2014-2015, anche questa volta l’astronauta italiana dell’Esa resterà circa 5 mesi nello spazio raccontando la sua vita ed il suo intenso lavoro in orbita attraverso Twitter, Youtube e, per la prima volta, usando anche il social cinese TikTok: Samantha è di fatto la prima TikToker spaziale. Ingegnere aerospaziale e aviatrice, Samantha ha ‘un’agenda di viaggio’ fittissima che, una volta a bordo della Iss, svolge con il ruolo di comandante del segmento orbitale americano Usos. La sua nuova missione Minerva ha preso il via con il lancio di mercoledì 27 aprile quando alle 9,52 ora italiana il Falcon 9 si è staccato dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center, la storica rampa che ha visto partire tutte le missioni Apollo e lo Shuttle della Nasa.
Sulla punta del Falcon ben ancorata c’era la Dragon Freedom, la navetta di Space X al suo esordio nello spazio e battezzata come la straordinaria missione Freedom che ha portato Alan Sheppard fuori dall’atmosfera terrestre, primo statunitense ad andare nello spazio nel 1961. Seduti accanto a Samantha Cristoforetti anche gli astronauti Nasa del Crew 4: il comandante Kjell Lindgren, il pilota Robert Hines e la specialista di missione Jessica Watkins. “L’Esplorazione dello spazio, sia umana che robotica, rappresenta da sempre una delle punte di diamante del ruolo dell’Italia nelle attività spaziali internazionali” ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, dopo il successo del lancio di Samantha. “Gli astronauti sono, evidentemente, il simbolo più visibile di questa eccellenza italiana. Il ritorno di Samantha Cristoforetti quest’anno sulla Stazione Spaziale Internazionale, ottenuto attraverso le nostre negoziazioni con Esa degli scorsi anni, sottolinea anche simbolicamente l’importanza che da tempo il nostro Paese sta ponendo alle attività spaziali” ha osservato Saccoccia inviando un grande “in bocca al lupo e auguri di buon lavoro a Samantha per questa sua nuova, straordinaria avventura”.
Il viaggio verso la Iss è stato tranquillo, Samantha ed i suoi colleghi sono arrivati alla Stazione Spaziale Internazionale la notte di giovedì 28 aprile alle 01,37 ora italiana. Ad accogliere Samantha Cristoforetti è stato anche l’astronauta tedesco dell’Esa Matthias Maurer
che ha iniziato la sua lunga missione di sei mesi sulla Iss lo scorso 11 novembre 2021 come membro della Crew 3 e il cui ritorno sulla Terra è previsto a breve. “È un grande piacere per me vedere non solo la riuscita del lancio e dell’attracco della Crew-4 con Samantha Cristoforetti, ma anche l’incontro in orbita di due astronauti europei estremamente competenti” ha commentato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Es
a, che ritiene un evento molto speciale vedere due astronauti europei insieme nello spazio. La Dragon di Space X su cui ha volato Cristoforetti è stata battezzata Freedom anche in segno di sostegno in questa fase geopolitica complessa, Samantha ed i suoi colleghi del Crew 4 lavorano con tutti gli astronauti e cosmonauti russi sempre attivi sulla Stazione Spaziale.
Anzi, la stessa astronauta italiana, nel suo ultimo collegamento con i media prima del lancio, aveva tenuto a rilevare che “il lavoro della Stazione Spaziale Internazionale continua, deve continuare” e che “la Iss deve rimanere un simbolo di cooperazione pacifica”. Parlando in collegamento con la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, Samantha aveva ribadito che “lo spirito” fra gli astronauti a bordo della Iss “è di amicizia e di volontà di lavorare insieme”. “Siamo amici con i colleghi americani e dei colleghi russi e abbiamo la responsabilità di portare avanti una missione che ha dietro tanti ricercatori, persone che hanno investito anni e anni di lavoro. Il nostro è uno spirito congiunto, quello di portare avanti il lavoro della Iss che è stata e deve continuare a essere un simbolo di cooperazione pacifica” ha detto l’astronauta italiana che aveva anche rassicurato sulla sicurezza sua e di tutto l’equipaggio.
Una laurea magistrale in ingegneria meccanica conseguita all’Università tecnica di Monaco di Baviera ed un’altra in Scienze Aeronautiche conseguita alla Federico II di Napoli, Samantha realizzerà la missione Minerva dedicata alla saggezza e che comprende numerosi esperimenti di cui 6 italiani. In quasi 5 mesi di attività sulla Stazione Spaziale Internazionale, Samantha Cristoforetti si occuperà di esperimenti legati alla ricerca per l’uomo, alla biologia e alle biotecnologie, allo sviluppo e alla dimostrazione di nuove tecnologie, alle scienze fisiche. Cristoforetti seguirà anche alcuni esperimenti già a bordo della Iss e iniziati nel 2019 dall’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano durante la missione Beyond. In particolare, i sei esperimenti italiani che condurrà Samantha sono l’esperimento Prometeo di cui è principal investigator Gianni Ciofani dell’Istituto Italiano di Tecnologia, un nuovo esperimento dell’Agenzia Spaziale Italiana per indagare come la protezione antiossidante può ridurre lo stress ossidativo, uno degli effetti più pericolosi del volo spaziale.
Lo stress ossidativo, ricordano i ricercatori, colpisce il sistema nervoso centrale e contribuisce a generare diverse patologie gravi anche sulla Terra, come il morbo di Chron e il Parkinson. Cristoforetti lavorerà anche all’esperimento Prometeo ha anche l’obiettivo di rendere possibili missioni umane più lunghe nello spazio anche attraverso un sostegno ai pazienti a terra. Con l’esperimento italiano Ovospace Samantha studierà invece gli effetti della microgravità sull’apparato riproduttivo femminile. Ovospace ha come Pi Andrea Fuso della Sapienza Università di Roma e l’esperimento utilizza colture di cellule ovariche bovine che saranno incubate a 37°C per 72 ore in orbita prima di congelarle e rimandarle a Terra per essere analizzate. L’esperimento Evoo in Space ha come Principal Investigator Enzo Perri, Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), in collaborazione con Unaprol e Coldiretti ed è un nuovo esperimento che studierà l’impatto della microgravità e delle condizioni di radiazione sulle caratteristiche fisio-chimiche, nutrizionali e microbiologiche dell’olio extravergine d’oliva italiano in quanto alimento ricco di antiossidanti e con proprietà antinfiammatorie.
Nel carnet tecnico-scientifico italiano di Samantha c’è anche l’esperimento Acoustic Diagnostics con Pi Arturo Moleti del Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata
, coadiuvato da un team composto da Altec, Campus Biomedico, la Sapienza, Inail e Cnr. L’esperimento punta a valutare eventuali danni all’apparato uditivo con test audiologici sugli astronauti effettuati prima e dopo la missione. Obiettivo del test è dare una valutazione della funzione uditiva in un ambiente rumoroso, in modo veloce, non invasivo, e senza la partecipazione attiva degli astronauti. I risultati permetteranno di evidenziare o di escludere danni all’apparato uditivo, anche di lieve entità e di natura transitoria, e avranno ricadute sulla progettazione di future missioni di lunga durata.
Italiano è anche l’esperimento Lidal-Light Ion Detector for Altea con Pi Livio Narici dell’Università Tor Vergata – Infn. Lidal è un rilevatore di particelle costruito a partire dal payload Asi Altea, del quale amplia e migliora le caratteristiche tecniche. Altea, che ha operato sulla Iss tra il 2006 e il 2012, è stato costruito per lo studio dell’interazione degli ioni pesanti e medi con il sistema nervoso centrale umano, Lidal permetterà ad Altea di misurare anche gli ioni leggeri e in particolar modo i protoni. Inoltre, utilizzando un’elettronica veloce e all’avanguardia, Lidal potrà misurare direttamente la velocità di ogni particella, permettendo di determinare l’energia cinetica delle particelle incidenti. Le operazioni di installazione del payload sono state seguite dal team di Telespazio e di Argotec, che supportano l’Asi per l’utilizzazione scientifica della Iss, dal team di Kayser Italia che ha realizzato l’apparato, e dal team scientifico del Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata.
A bordo della Iss nel corso della missione Minerva sarà realizzato anche l’esperimento NutrIss guidato dal professore Gianni Biolo dell’Università degli Studi di Trieste, responsabile tecnico per la realizzazione dell’apparato dell’esperimento Asi è la Kayser Italia di Livorno. Lo studio ha l’obiettivo di mantenere una composizione corporea ideale evitando l’aumento del rapporto massa grassa-massa magra dovuto all’inattività da microgravità. L’obiettivo generale è l’ottimizzazione delle prestazioni dei membri dell’equipaggio e la qualità della vita nel limitare gli effetti negativi dei voli spaziali. Dopo aver monitorato l’attività metabolica degli astronauti Luca Parmitano e Matthias Maurer nel corso delle precedenti missioni Esa, ora il team triestino ripeterà le analisi su Samantha Cristoforetti durante la missione Minerva. “Il progetto Nutriss monitora il metabolismo muscolare sottoposto a microgravità e adotta speciali accorgimenti mirati a contrastare la perdita di massa magra attraverso il controllo dell’alimentazione” ha spiegato Gianni Biolo, docente di Medicina Interna all’Università degli Studi di Trieste. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto- è arrivare a definire un protocollo nutrizionale di riferimento per missioni spaziali di lunga durata. Grazie alle attività sperimentali che condurremo con Samantha Cristoforetti ricaveremo indicazioni e soluzioni ad hoc per l’organismo degli astronauti donna”.