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Spalletti cittadino onorario di Napoli: “Che bello essere uno scugnizzo”

Luciano Spalletti è da oggi ufficialmente un cittadino onorario di Napoli. L’allenatore azzurro, protagonista della vittoria dello scudetto nella passata stagione, è stato insignito oggi dell’onorificenza dal sindaco Gaetano Manfredi.

Un riconoscimento che incorona Spalletti, una volta di più, idolo dei napoletani. L’attuale ct della nazionale arrivando al Maschio Angioino ha detto: “Non ho ancora preso casa a Napoli per il momento, però è una cosa che può succedere anche perché da questo momento sono un official scugnizzo. La cittadinanza ha un significato enorme, che veramente mi riempie di soddisfazione, di gioia, di felicità. Perché poi oltre quello che sono i risultati viene determinato quello che è il legame tra me e i napoletani, che è una cosa magnifica”.

Sul paragone con Maradona

Ha aggiunto Spalletti: “La cittadinanza la ebbe Diego Maradona, ma non facciamo paragoni di questo livello, non li reggo. Io ho avuto calciatori che hanno fatto vedere di poter lavorare tutti insieme, e insieme anche alla città di Napoli, per raggiungere il livello del numero uno del mondo. Non so se riuscirò ad essere forte come i napoletani, però mi impegnerò al massimo per sostenere questa città”.

Sui motivi che lo hanno spinto a lasciare Napoli: “E’ un discorso un po’ più profondo, che merita più tempo ed è una cosa che è dispiaciuta anche a me, però volevo preservare questa bellezza che avevo nel cuore e non rimetterla subito in discussione: è una roba che nessuno può capire se non la prova direttamente come l’ho provata io. La presenza oggi di De Laurentiis? Mi fa piacere che ci sia perché quello che è successo nella passata stagione è sotto gli occhi di ognuno ed è stato determinato dal lavoro di squadra, con il contributo di tutti. Nel team tutti erano allo stesso livello, nessuno che comandava, tutti potevano dire la propria opinione e indicare la soluzione. Questa compattezza di città, calciatori e di tutti quelli che hanno lavorato nel Napoli, ha determinato la bellezza di cui parlo e che oggi insieme stiamo celebrando. E’ questo modo di costruire la stagione che ci ha portato allo scudetto e che mi ha portato, oggi, a ricevere la cittadinanza di Napoli”.

A prendere la parola è poi il presidente Aurelio De Laurentiis: “Vi prometto che l’esperienza straordinaria della vittoria dello scudetto sarà. Certo abbiamo sempre detto che non si può vincere ogni anno. Abbiamo avuto dalla nostra parte, e dalla parte di un grande allenatore come Spalletti anche quel pizzico di fortuna che nella vita ci vuole sempre, perché se non c’è quel pizzico di fortuna difficilmente le combinazioni riescono in maniera così straordinaria come il grande comandante che abbiamo avuto, Luciano, ha saputo infondere. Spalletti è stato bravissimo, un esemplare motivatore e un grande comunicatore. Dopo la partita quando veniva intervistato metteva un po’ alla berlina sapientemente i vari interlocutori, che sono sempre lì a fare le stesse domande, come se le partite fossero tutte le stesse, come se gli interrogati fossero tutti della stessa personalità. Lui è stato esemplare nel creare educatamente quel disagio spettacolare”, ha concluso.