Il nuovo accordo sul blocco dei licenziamenti rilancia il ruolo della formazione continua nella fase della ripartenza. Dopo l’intesa stabilita dal governo con le forze sindacali scatta la proroga del blocco licenziamenti per alcuni settori e della cassa Covid fino al 31 ottobre per tutte le imprese che potranno utilizzarla prima di ricorrere alle risoluzioni dei rapporti di lavoro. La misura è stata estesa anche agli 85 tavoli ufficializzati presso il Mise.
“E’ un momento estremamente delicato – commenta Rossella Spada, direttore del fondo interprofessionale Formazienda al quale aderiscono 110mila imprese per 750mila lavoratori – davanti al quale rimane come obiettivo prioritario l’aggravamento sul piano sociale ed economico della crisi che ha fagocitato quasi il 10% del pil. Certamente il quadro sta mutando in meglio grazie alla congiuntura della campagna di vaccinazione, di un clima più favorevole e dei primi segnali della ripartenza che provengono dal mercato. Stando alle previsioni il sistema produttivo italiano, nel biennio 2021-2022, dovrebbe crescere ad un tasso annuo del 4%. Ma la proroga del blocco in riferimento ad alcuni comparti particolarmente colpiti dagli effetti della crisi e le 13 settimane aggiuntive di cassa Covid per tutte le imprese, comprese le pmi, ampliano la finestra temporale all’interno della quale diventerà possibile procedere con azioni intensive sul fronte della formazione professionale”.
Accanto alla formazione a distanza, la Fad, il superamento della fase acuta dell’epidemia ha autorizzato il ripristino integrale della formazione in presenza. Una modalità che meglio riesce a soddisfare il fabbisogno delle aziende in quanto, per sua natura, si svolge nel contesto del luogo lavoro.
«Non è ininfluente il fattore tempo – commenta il direttore Spada – dal momento che le aziende possono progettare con più agio i percorsi di qualificazione e riqualificazione delle risorse umane richiesti dagli eventuali programmi di ristrutturazione. Conosciamo il problema strutturale di un disallineamento nella relazione tra domanda e offerta di competenze nel mondo produttivo. Guadagnare tempo significa molto purché la nuova finestra sia utilizzata per dotare i lavoratori di un sapere migliorativo che sia davvero funzionale alla creazione del valore aziendale”.
Formazienda, attraverso i finanziamenti rivolti al sostegno dei piani formativi delle imprese erogati nel corso della pandemia, ha agevolato la dotazione di conoscenze in merito all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione favorendo un aumento di competitività e produttività.
“I vantaggi per le imprese sono immediati – conclude il direttore di Formazienda – ma per essere estesi ai dipendenti anche alla luce delle transizioni che potrebbero affrontare nel breve e medio periodo è importante riflettere sulla ‘portabilità’ delle conoscenze e delle abilità acquisite attraverso i percorsi di formazione aziendali. Una soluzione utile potrebbe essere quella di riconoscere ai fondi interprofessionali la titolarità per certificare le nuove competenze”.