CRONACA ITALIA

Spaccio di droga a Gela: arrestati 14 membri di un’organizzazione criminale

A Gela, in provincia di Caltanissetta, è stata smantellata un’importante organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti. I carabinieri, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Caltanissetta, hanno eseguito 14 misure cautelari: 8 persone sono state condotte in carcere, una agli arresti domiciliari, quattro sono sottoposte a obbligo di firma e una persona risulta ancora ricercata. Le indagini, iniziate nell’aprile 2022, hanno rivelato un sistema ben organizzato di traffico di droghe come cocaina, marijuana e hashish, provenienti principalmente dalla Calabria e da Catania.

L’indagine ha messo in luce l’esistenza di un’associazione criminale che gestiva il traffico di stupefacenti attraverso contatti diretti con fornitori in altre regioni. Le droghe venivano acquistate in Calabria e a Catania, per poi essere distribuite nelle piazze di spaccio di Gela, una città che già in passato è stata coinvolta in simili operazioni di contrasto alla criminalità organizzata. La struttura dell’organizzazione era ben definita, con un sistema di ruoli e responsabilità tra i membri.

Aggiornamento ore 14

Uno degli elementi centrali dell’inchiesta riguarda il coinvolgimento di un autonoleggio di Gela, utilizzato per agevolare i viaggi verso la Calabria, dove avvenivano i contatti e gli acquisti di droga. L’attività era stata messa a disposizione dell’organizzazione da uno dei principali indagati, che facilitava così i movimenti necessari per il traffico illecito di stupefacenti.

Tra gli arrestati figurano anche un 43enne e un 20enne, entrambi coinvolti nella gestione del traffico di droga. Uno di loro risulta già colpito da un’ordinanza di custodia cautelare per associazione mafiosa, in quanto legato al clan Emmanuello di Gela, una delle organizzazioni criminali più influenti della zona. Secondo gli investigatori, questi soggetti ricoprivano un ruolo di leadership all’interno del gruppo, coordinando le attività di acquisto, trasporto e distribuzione della droga. I profitti derivanti dal traffico di stupefacenti erano ingenti, stimati intorno ai 40mila euro a settimana.

Aggiornamento ore 15

L’inchiesta ha inoltre evidenziato l’utilizzo di una rivendita di caffè, gestita da uno degli indagati, come punto di ritrovo per discutere delle operazioni e organizzare i dettagli delle trasferte in Calabria. Questo locale fungeva anche da base logistica, dove venivano spartiti i proventi dell’attività illecita e pianificate le operazioni future.

Durante l’operazione, i carabinieri hanno individuato diversi nascondigli utilizzati dall’organizzazione per occultare le sostanze stupefacenti. Uno di questi nascondigli è stato scoperto durante una perquisizione, all’interno del quale sono stati rinvenuti circa 500 grammi di cocaina. Questo ritrovamento ha rappresentato una delle prove chiave contro l’organizzazione criminale, confermando l’entità del traffico di droga gestito dai membri del gruppo.

Aggiornamento ore 16