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Sovraffollamento carceri – Marotta (Capogruppo Avs), “Grazie al Garante dei diritti dei detenuti, per il suo intervento nel Consiglio”

Non scopriamo certo l’acqua calda, ricordando ancora una volta l’elevato grado di emergenza rappresentato dal sovraffollamento, all’interno degli istituti di pena del Paese.

Una condizione inumana, più volte denunciata dagli stessi sindacati della Polizia Penitenziaria, troppo spesso poi fatta oggetto di rabbia da parte dei detenuti, come accaduto l’ultima volta, in ordine di tempo, l’altro giorno a Viterbo.

Sovraffollamento nelle carceri, Marotta (Avs): “E’ l’emergenza più grande che siamo chiamati ad affrontare”

Tuttavia, ha commentato oggi Claudio Marotta, capogruppo per AVS in Consiglio regionale del Lazio, “Il sovraffollamento nei luoghi di privazione della libertà personale è l’emergenza più grande che siamo chiamati ad affrontare. Ringrazio il Garante dei diritti delle persone detenute Stefano Anastasìa, che oggi ha presentato in Consiglio regionale del Lazio la Relazione annuale 2023 sull’attività svolta lo scorso anno”.

Sovraffollamento nelle carceri, Marotta (Avs): “I dati che emergono ci consegnano la responsabilità costituzionale della tutela dei detenuti”

Le sue parole e i dati che emergono – ha continuato Marotta – ci consegnano la responsabilità costituzionale della tutela dei detenuti: una responsabilità che riguarda le amministrazioni pubbliche a tutti i livelli e che coinvolge le Regioni soprattutto sul fronte dell’assistenza sanitaria interna ed esterna agli istituti”.

Sovraffollamento nelle carceri, Marotta (Avs): “Sarebbe sufficiente permettere l’accesso alle misure alternative per la popolazione detenuta per pene residue e inferiori ai due anni”

Dunque, ha poi concluso il capogruppo per AVS in Consiglio regionale del Lazio, “Ora dobbiamo utilizzare questi dati per determinare politiche che migliorino seriamente le condizioni di detenzione. Nelle strutture della Regione Lazio, per esempio, per risolvere il grave problema del sovraffollamento sarebbe sufficiente permettere l’accesso alle misure alternative per la popolazione detenuta per pene residue e inferiori ai due anni”.

Max

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Max Tamanti