I media li avevano annunciati come quelli peggio vissuti dagli americani dai tempi di Roosevelt, ma Donald Trump la pensa diversamente, ed ha definito questi suoiprimi 100 giorni alla casa Bianca un viaggio incredibile, molto emozionanti e molto produttivi”. E lo ha urlato pubblicamente ai suoi sostenitori ad Harrisburg, in Pennsylvania. Del resto Trump non ha dubbi: i media sono falsi e disonesti. C’è un grande gruppo di attori di Hollywood e di giornalisti di Washington che in questo momento si stanno consolando in una sala da ballo nella nostra capitale, che sarà molto noiosa. Non potrei essere più felice di essere a più di 150 chilometri dal pantano di Washington, per trascorrere la mia serata con tutti voi, con persone migliori”, ha aggiunto il presidente Usa che, mai accaduto prima, ha deliberatamente disertato la tradizionale cena dei corrispondenti della Casa Bianca. L’ultimo presidente a saltare questo appuntamento fu, suo malgrado, Ronald Reagan 36 anni fa: era il 1981 ed era ricoverato in ospedale dopo lattentato di cui era caduto vittima. Tuttavia, conscio dellimportanza di questa cena Reagan fece ugualmente sentire la sua vicinanza ai media, attraverso una telefonata anche divertente. Tornando alle dichiarazioni di Trump in Pennsylvania, il discorso ha poi affrontato quelli che lui ritiene i suoi successi in questi primi 100 giorni: la nomina di Neil Gorsuch alla Corte Suprema, la decisione di ritirarsi dall’accordo commerciale del partenariato Trans-Pacific (TPP) e di porre fine alla delocalizzazione per “aumentare i posti di lavoro americani. “Il TPP sarebbe stato un terribile disastro per il nostro paese”, ha spiegato il capo della Casa Bianca, anticipando per loccasione che “nelle prossime settimane prenderò una grande decisione sull’accordo sul cambiamento climatico di Parigi”, definito “unilaterale”. Gli Stati Uniti hanno pagato “miliardi” per l’accordo, mentre paesi come la Cina, la Russia e l’India hanno pagato “niente”, ha detto. “Non lasceremo che gli altri Paesi si approfittino ancora di noi. D’ora in poi sarà l’America prima di tutto”
M.