Riduzione del consumo pro-capite di acqua, aumento dei nuclei familiari che scelgono l’acqua del rubinetto, incremento di soluzioni personalizzate per le utenze e dell’assistenza alle famiglie in difficoltà, taglio delle emissioni di CO2. E, tra le altre cose, investimenti crescenti nell’automazione e nella robotica. Le strategie Esg (Envinronment, Social, Governance) entrano nel piano di incentivazione a lungo termine dei manager di Gruppo Cap.
Il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano a partire dal 2021 ha deciso di adottare un nuovo piano di performance aziendale che ha come parametri di riferimento gli obiettivi indicati dal Piano di Sostenibilità per il 2033.
Il piano di remunerazione variabile consentirà ai profili dirigenziali dell’utility pubblica di misurarsi con le sfide di sostenibilità nel medio e lungo termine.
“Con il Piano di Sostenibilità presentato nel 2019 abbiamo integrato le istanze ambientali e sociali nel nostro modello industriale – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap – Un approccio diventato determinante nell’affrontare l’emergenza Covid, ma ancora più significativo nell’immaginare il nostro futuro post pandemia. Innovazione e sostenibilità sono i driver per la competitività e la ripartenza del sistema economico del nostro territorio, del Paese e dell’Europa. Il sistema di performance adottato per i nostri dirigenti vuole imprimere un’ulteriore accelerazione agli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti nella gestione del servizio idrico integrato e nello sviluppo sostenibile del territorio”.
Nel dettaglio, è stato definito un set di obiettivi intermedi rispetto al traguardo del 2033 previsto dal Piano di sostenibilità e che sono confluiti all’interno del regolamento, ideato dalla direzione Risorse Umane di Gruppo Cap e redatto in collaborazione con lo studio legale BonelliErede, che disegna il sistema del Long Term Incentive di Cap in continuità con il piano di People Strategy aziendale che è disegnato proprio a partire dai pilastri della sostenibilità.
Dunque: ridurre il consumo di acqua giornaliero pro-capite; incrementare del 44% sul totale il numero di famiglie che dichiarano di bere solo o quasi acqua del rubinetto; aumentare fino al 28% le utenze collettive dotandole di soluzioni su misura e assistenza alle famiglie in difficoltà; tagliare del 15% le emissioni di anidride carbonica equivalente corrispondenti all’impatto delle attività di Gruppo Cap; puntare alla diminuzione percentuale di acqua dispersa nella rete sul totale immesso fino a raggiungere il 19,4%; in ragione delle misure di drenaggio urbano sostenibile e del principio di invarianza idraulica adottato nel territorio lombardo dal 2018, ottenere un incremento di 1,92 milioni di metri cubi di acqua drenati nei territori in cui opera l’azienda pubblica; elevare di 36 punti percentuale i servizi Cap disponibili come ‘one click solution’; aumentare il margine operativo derivato da attività che generano valore condiviso (+6%); investire nell’automazione e nella robotica per un valore di 13 milioni di euro.
Il progressivo raggiungimento dei macro-obiettivi sarà monitorato quadrimestralmente dall’Ufficio Csr di Gruppo Cap attraverso un tool di rendicontazione e certificazione settato in base agli obiettivi indicati dalla Dichiarazione Non Finanziaria aziendale e dal Piano di Sostenibilità 2020-2033 e sarà, da ultimo, certificato dal Consiglio di Amministrazione, nell’ambito dell’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2023.
Il piano di Performance di Sostenibilità 2021-2023 di Gruppo Cap è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 17 dicembre 2020, e si inserisce nell’ambito del Piano Strategico della società.