(Adnkronos) – “Quando si parla di ambiente, di conservazione e di preservazione delle risorse naturali, Confagricoltura porta il suo punto di vista e la sua visione e credo che in questa dimensione del concetto di capitale naturale, l’agricoltura vuole essere protagonista. Preservare le aree interne, rilanciarle, dare un futuro attraverso la capacità di ripristino delle aree naturali stesse, preservare la grande biodiversità italiana, credo ci sia la possibilità di rilanciare il valore delle aree interne generando una maggiore attenzione anche verso il sistema agricolo”.
Sono le parole di Massimiliano Giansanti, presidente confederale Confagricoltura, intervenuto in occasione dell’evento di presentazione della fase di implementazione del programma di forestazione urbana Parco Italia che prevede la messa a dimora dei primi 70.000 alberi e arbusti entro la fine del 2024.
“Pochi – spiega Giansanti – sanno che fuori dalle grandi città solo gli agricoltori partecipano al mantenimento del territorio e alla costruzione di un sistema sociale. Ne consegue che più si rilanciano le interne, maggiore attenzione alle aree rurali e questo sarà una forte azione di rilancio dell’agricoltura stessa, sia nella sua interazione di attività economica, piuttosto che di sua sussistenza sociale. Noi, in quanto agricoltori siamo disponibili ad accompagnare il progetto di Parco Italia per la parte che riguarda l’attività di impresa privata nel fornire quelle piante che saranno necessarie nei processi di alberatura, rispetto al progetto che si è dato”.
“Quando si parla di territorio italiano – sottolinea il presidente di Confagricoltura – un terzo della superficie oggi è gestita dagli agricoltori con le aziende agricole, un terzo sono boschi e foreste e un terzo è composto da aree urbanizzate. I due terzi dell’Italia sono gestiti dagli agricoltori e io direi che l’Italia nella sua interezza oggi dipende dagli agricoltori sia per il mantenimento del territorio sia per quel che riguarda la produzione dei beni primari e necessari nella vita di tutti noi”.
All’interno del progetto Parco Italia vi è anche un’importante connessione quella tra aree rurali e aree urbane, uno dei focus principali di Confagricoltura, in occasione del suo centenario.
“Come Confagricoltura – ricorda – riteniamo che questa interazione tra aree urbane ed aree periurbane fino ad arrivare all’area interna sia alquanto necessaria all’interno di un progetto di una sua visione, in quanto oggi l’interazione è fondamentale. Il cambiamento climatico sotto gli occhi di tutti noi abbiamo bisogno di una buona natura per produrre cibo buono, quindi Confagricoltura si batterà sempre di più affinché si realizzino quei progetti che vedono nella visione dell’interazione città, aree periurbane e aree interne, un grande progetto per la valorizzazione dell’Italia”.