Fra le norme adottate dal governo durante l’emergenza coronavirus, con il Decreto Cura Italia, ci sono diverse misure a sostegno dell’economia, come interventi per il settore sanitario, il bonus 600 euro per autonomi e partite Iva ed anche delle agevolazioni per il pagamento dei mutui.
Fra questi, la sospensione Mutuo 2020 è una misura che il governo ha dedicato a quelle famiglie in particolari situazioni di difficoltà. Un’agevolazione che si può chiedere direttamente alla propria banca con una domanda specifica e utilizzando il modello ufficiale, che si può scaricare sul sito ufficiale del Dipartimento del Tesoro e Consap SPA.
Per alcune famiglie quindi sarà possibile sospendere il pagamento delle rate del mutuo grazie all’apposito Fondo. Questa agevolazione spetta a coloro che hanno in essere un contratto di mutuo per acquisto della prima casa.
Il Fondo esiste già da tempo e si chiama Fondo Gasparrini, ma l’ultimo decreto Cura Italia ha determinato le modalità e i termini di accesso ad esso per sostenere le famiglie in difficoltà.
In base alle norme vigenti, si può richiedere la sospensione delle rate del mutuo per massimo due volte e per una durata massima di 18 mesi. Le rate non vengono semplicemente annullate, ma posticipate: questo vuol dire che la scadenza del mutuo viene allungata nel tempo.
In base al decreto Cura Italia, la durata è invece di 9 mesi per autonomi e liberi professionisti, che possano autocertificare un calo del proprio fatturato superiore al 33%.
Per ottenere i benefici, per tutte le categorie di cittadini non è necessario presentare l’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente.
I requisiti per richiedere la sospensione del mutuo sono i seguenti:
Per difficoltà economiche, si intendono questi casi:
Importante sapere che la domanda di sospensione delle rate del mutuo è valida per ogni tipologia, che sia un mutuo fisso, un bvariabile o un mutuo misto.
Sono compresi anche i mutui surroga-portabilità, i mutui cartolarizzati, e i prestiti di credito al consumo o finalizzati, se la loro durata supera i 24 mesi. Si escludono invece dalla misura le carte revolving e la cessione del quinto dello stipendio.
La domanda per la sospensione del mutuo per la prima casa va fatta alla Consap. Bisogna munirsi dei moduli appositi, che vanno inoltrati alla propria banca di riferimento, ovvero l’istituto bancario che ha concesso il mutuo.
La Consap riceve la richiesta e valuta l’istanza, verificando che il richiedente abbia i requisiti per ottenere il beneficio. Se il richiedente ne ha diritto, la Consap provvede alla copertura economica delle rate sospese.
La domanda può essere fatta, riassumendo, se si perde il lavoro (con qualunque contratto, indeterminato o determinato), se si vive un handicap grave o una condizione di non autosufficienza, se il proprio lavoro è stato sospeso o l’orario ridotto, per 30 giorni consecutivi (anche se si è in attesa della cassa integrazione Cig o Cigs, ovvero gli ammortizzatori sociali).
La domanda va fatta alla banca che verifica i requisiti, poi la inoltra a Consap entro 10 giorni lavorativi. Una volta ricevuta la domanda, Consap deve comunicare, in tempo 15 giorni lavorativi, se la domanda è stata accettata o meno.
Di seguito è la Banca a informare la persona che ha richiesto la sospensione dell’esito dell’istanza. Riassumendo, dalla data di presentazione della domanda dovrebbero passare circa 25 giorni lavorativi, dopo i quali viene comunicato se la domanda è stata accettata o rifiutata.
Per quanto riguarda il modulo per richiedere la sospensione rate mutuo, esso deve essere compilato con i dati del contraente del mutuo. Vanno inseriti, quindi, dal titolare o dai titolari cointestatari il nome e il cognome, il codice fiscale, luogo e data di nascita, residenza e documento d’identità.
Di seguito bisogna specificare le cause per cui si chiede la sospensione delle rate del mutuo, autocertificando sotto la propria responsabilità di averne i requisiti. Inoltre, il richiedente deve affermare di non aver avuto, in passato, altri benefici come ad esempio misure di sospensione dell’ammortamento del mutuo, di non beneficiare di agevolazioni pubbliche e di non avere in essere un’assicurazione a copertura del rischio.