In occasione della presentazione dell’agenda scolastica della Polizia di Stato (‘Il mio diario’), presentata stamane presso l’Istituto Comprensivo Fiume Giallo-Scuola Primaria Geronimo Stilton di Roma, il Presidente Mattarella ha incontrato gli studenti.
Prima di rivolgersi ai ragazzi illustrando loro un po’ di ‘educazione civica’, il Capo dello Stato ha esordito esclamando che “L’attività del Presidente della Repubblica è impegnativa, ma tra 8 mesi il mio incarico termina, io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi“.
Quindi Mattarella è poi entrato nella sua ‘lezione’, spiegando che “L’articolo 3 della Costituzione indica il valore dell’eguaglianza, questo è il principale diritto, quello su cui si basa una quantità di altri diritti. Siamo tutti uguali. C’è una cosa che ce lo ha ricordato in questo ultimo anno ed è quella cosa triste che è la pandemia. Questa malattia così grave e così insidiosa ci ha ricordato che siamo tutti uguali, tutti persone umane”.
“Questo è il fondamento di tutti i diritti, l’uguaglianza tra i i cittadini. Siamo tutti uguali – ha ribadito il Capo dello Stato – e quindi dobbiamo rispettarci tutti nella stessa maniera e nella stessa misura. L’eguaglianza è la base della libertà, perché non c’è vera libertà se non c’è eguaglianza, ma tutte e due acquistano una valore maggiore se c’è fraternità, se c’è solidarietà tra le persone che vivono insieme, in una scuola, in un comune, nel nostro grande Paese che è l’Italia, in tutto il mondo“.
Tuttavia, ai giornalisti al seguito del Presidente, non è certo sfuggito il ‘preambolo’ – tra l’altro ricorrente a distanza di pochi giorni, e ribadito in diverse circostanze – che, puntualmente, sottolinea da parte di Mattarella l’intenzione, in occasione del prossimo 3 febbraio (quando scadrà il suo settennato), di non voler rimanere al Colle.
Max